All’inizio di marzo si è saputo che Bulgari, la casa romana di gioielleria per molti anni espositore al Tefaf di Maastricht (quest’anno a difendere in fiera i nostri colori nei gioielli c’era il milanese Buccellati), era passata di mano: ad acquistarla è stata Lvmh (Louis Vuitton Moët Hennessy) di Bernard Arnault, che in base all’accordo assume il controllo della griffe con il 56% delle azioni. In cambio del conferimento del pacchetto di azioni di controllo, recita una nota congiunta dei due contraenti, «Lvmh emetterà 16,5 milioni di azioni in concambio dei 152,5 milioni di azioni Bulgari attualmente detenute dalla famiglia». L’operazione si aggira sui 4,3 miliardi di euro. La casa romana raggiunse l’acme della propria fama in occasione del matrimonio tra Richard Burton e Elizabeth Taylor, quando l’attrice scelse di indossare una spilla di diamanti con uno smeraldo di 18 carati, creata per lei dal laboratorio di via Condotti. La mattina del 23 marzo scorso, quasi a suggellare la fine di un’epoca, le agenzie di stampa battevano la notizia della morte della Taylor.
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