Trento e Rovereto. Olivo Barbieri (Carpi, 1954) s’inserisce a pieno titolo nella grande tradizione dei fotografi viaggiatori. Partito giovanissimo dalla natia pianura padana, sulle orme di Luigi Ghirri, ha preso a esplorare dapprima la penisola, per poi allargare il proprio orizzonte all’Estremo Oriente, agli Stati Uniti, al Sud America, privilegiando dapprima i grandi insediamenti urbani e soffermandosi negli ultimi anni sullo spettacolo naturale, come dimostra il suo progetto «Waterfall», dedicato alle più grandi cascate del mondo. In questo suo periplo, Barbieri ha individuato anche le tecniche di ripresa più adatte a rendere visibile la sua riflessione sul mondo contemporaneo: la vista dall’alto, in genere da un elicottero, e la messa a fuoco parziale di alcune zone dell’inquadratura, ulteriore elemento di trasformazione della veduta in visione. Quest’ultima scelta tecnica ha avuto un tale successo da venire ormai imitata non solo nel mondo dell’arte, ma anche in quello della pubblicità, tanto che Barbieri ...
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