Jacques Prévert non era solo un grande poeta popolare e uno scrittore di dialoghi, ma ha anche utilizzato la fotografia per realizzare dei collage. Si tratta di opere divertenti e inventive, un prolungamento della sua scrittura, che si appropriano di immagini esistenti, come ritagli di stampa, cartoline, fotografie di se stesso o di personaggi celebri per realizzare collage ispirati alla tradizione surrealista, sul modello del cadavre exquis. Dal 9 febbraio al 10 aprile la Maison Européenne de la Photographie di Parigi presenta una selezione di questi collage in una mostra curata dalla nipote Eugénie Bachelot Prévert.
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