Atene. Il 26 maggio, dopo undici anni di chiusura, è stato riaperto il museo di Arte Cristiana e Bizantina alla presenza del capo dello Stato greco Carolos Papulias. Situato in un grande parco che funge anche da spazio espositivo, il museo comprende un complesso residenziale in stile neoclassico, che dal 1930 ospita la mostra permanente del museo, affiancato da due ali occupate dagli spazi logistici e gestionali.
Nel 1999 la collezione, composta da oltre 30mila opere, comprese quelle provenienti dalle collezioni Lomberdo e dell’Istituto Passà, era stata trasferita in una nuova area seminterrata di 13mila metri quadri, all’interno del complesso. Tra le opere esposte, che coprono un arco temporale che va dal III secolo d.C. al Novecento, vi sono dipinti su tavola e su tela, mosaici, ceramiche, sculture, manoscritti, stoffe, oggetti di uso liturgico, affreschi tra cui quelli bizantini e postbizantini salvati della chiesa di Euritania, sommersa da un bacino artificiale negli anni Sessanta.
La nuova realtà ...
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(il testo integrale è disponibile nella versione cartacea)