Milly-la-Forêt (Essonne). Dopo cinque anni di lavori, apre al pubblico, il 24 giugno, la Maison Jean Cocteau. L’ultimo compagno dell’artista-poeta, Edouard Dermit, ha conservato questa casa di campagna come l’aveva lasciata Cocteau, deceduto nel 1963. Dermit, scomparso a sua volta nel ’95, ha lasciato i diritti morali dell’opera di Cocteau a Pierre Bergé, l’imprenditore del lusso compagno di Yves Saint-Laurent, che ora è presidente del Consiglio di Amministrazione della casa-museo, restituita nella sua forma originale dall’architetto François Magendie e dai due curatori della mostra «Jean Cocteau» ospitata al Pompidou nel 2003, Dominique Païni e Nathalie Crinière. La casa era stata acquistata da Cocteau nel ’47, assieme all’attore Jean Marais. È stata il teatro della creazione delle sue opere più significative, 500 delle quali sono ora conservate qui, dono di Edouard Dermit. Una prima selezione è esposta in una mostra temporanea che accompagna l’apertura. Cocteau ha vissuto in questa casa gli ultimi diciassette anni della sua vita ed è sepolto nel cimitero della cittadina, alla Chapelle Saint-Blaise-des-Simples, dove aveva realizzato degli affreschi, che si possono visitare.
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