«L’arte sarà sempre una risorsa di straordinario valore, qualcosa che tanto i conoscitori quanto gli “investitori-collezionisti” devono assolutamente possedere. Il 2010 sarà un anno di continui mutamenti: le aste rimarranno modeste, le vendite a trattativa privata saranno la transazione preferita per la maggior parte dei collezionisti, il “meglio del meglio” assicurerà profitti significativi e venderà bene, mentre i pezzi di secondo e terz’ordine rimarranno invenduti o subiranno ulteriori riduzioni di prezzo. Non sono più i tempi in cui tutto procede a gonfie vele; tuttavia, se non dovessero più esserci shock significativi per l’economia globale, l’anno che abbiamo di fronte potrebbe comunque essere migliore di quello passato.».
q Michael Plummer e Jeff Rabin, in «The Art Newspaper», gennaio 2010
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