venezia. La sorpresa più bella è il rinnovato splendore dei marmi, persino con tracce di foglia d’oro e lapislazzuli, della facciata interna (lato nord) di Palazzo Ducale, quella della chiesetta di San Nicolò, la cappella privata del Doge (sopra c’era la terrazza, dalla quale si affacciava nelle circostanze solenni). Riferibile forse allo Scarpagnino, è uno splendido esempio di architettura rinascimentale veneziana degli inizi del 1500, prima dell’irrompere in laguna del Sansovino. A Venezia il raffronto è possibile solo con la facciata policroma della Scuola di San Rocco, sostiene Giandomenico Romanelli, direttore della Fondazione dei Musei Civici. È questo il risultato più importante dei restauri delle diverse facciate interne di Palazzo Ducale, iniziati nel dicembre del 2007 e che si concluderanno nella prossima primavera, con un importo di spesa di circa 2,5 milioni di euro tutti a carico del Comune di Venezia. Con la supervisione della Soprintendenza e quella, per Palazzo Ducale, di Daniela Andreozzi, i lavori sono stati diretti da Arianna Abbate.
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