Dal 26 febbraio al 5 aprile al Museo Diocesano di Milano è esposta la «Crux dolorosa», uno straordinario Crocifisso toscano trecentesco della collezione Longari, sottoposto a un restauro (che ha portato anche al ripristino filologico delle braccia del Cristo, ora disposte secondo la presunta marcata inclinazione originaria) durato oltre due anni e mezzo a opera di Antonella Ortelli e Luca Quaranta di Milano. La presentazione del capolavoro, i cui caratteri plastici e stilistici (la tensione anatomica del Cristo, la smorfia agonizzante del volto e l’esasperato spasmo del corpo morente) consentono di datare il Crocifisso tra il terzo e il quarto decennio del XIV secolo e di assegnarlo a un anonimo scultore facente parte di un gruppo di intagliatori di Crocifissi attivi in Italia centrale, è accompagnata dal volume «Un crocifisso lucchese del Trecento» (Umberto Allemandi & C.): è uno studio approfondito di Luca Mor e Guido Tigler sia sulla «Crux dolorosa» esposta, sia sulla scultura lignea medievale in Lucchesia, ...
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