Los Angeles. È stato il soggetto di un film olandese presentato al Festival di Rotterdam qualche anno fa, così come l’ispirazione dello stilista designer di Calvin Klein Francisco Costa, che nel 2006, dopo aver comprato l’edizione italiana del suo libro Viaggio in Giappone è rimasto folgorato dai colori, «quegli indaco e marroni saturi, pigmenti ossidati dal tempo», ha detto, così come dai tessuti e dai materiali naturali di cui sono vestiti i suoi soggetti fotografici. Felix Beato (1832-1909), inglese nato in Italia e vissuto a Corfù, è considerato uno dei pionieri della fotografia di viaggio e di guerra. Ritrasse il Giappone, l’India, la Cina, Burma, nel corso dei suoi viaggi e delle lunghe spedizioni e fotografò l’orrore della guerra, senza risparmiare nessun particolare, in Crimea, in India durante la ribellione del 1857 e in Cina, nel corso della guerra dell’Oppio. Si dice che costruì immagini particolarmente crude facendo anche trasportare i cadaveri delle vittime per creare inquadrature maggiormente efficaci.
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