L’iperrealismo XXL di Ron Mueck

Alla Fondation Cartier anche i 100 teschi giganteschi che costituiscono la più monumentale delle opere dell’artista australiano, realizzata nel 2017 per la National Gallery of Victoria di Melbourne

«Mass» (2017), di Ron Mueck. © Tom Ross
Luana De Micco |  | Parigi

I 100 teschi giganteschi in fibra di vetro dell’installazione «The Mass» di Ron Mueck (1958), l’artista australiano noto per le sue sculture iperrealiste di formato XXL, sono esposti nella Fondation Cartier dal 9 giugno al 5 novembre. La più monumentale delle opere di Mueck è stata realizzata nel 2017 per la National Gallery of Victoria di Melbourne ed è la prima volta che viene mostrata fuori dall’Australia.

«Il cranio umano è un oggetto complesso, un’icona grafica potente, familiare e strana al tempo stesso, ripugna tanto quanto intriga», osserva l’artista, ospite per la terza volta dell’istituzione parigina (dopo le mostre del 2005 e del 2013). Alcune sculture della mostra sono esposte in Francia per la prima volta, come «Dead Weight» (2021), un teschio in ghisa di 2 tonnellate.

Altre sono tra le emblematiche di Mueck, come «Man in a Boat» (2002), il gigantesco neonato di «A Girl» (2006) o il minuscolo «Baby» (2000). A dicembre la mostra raggiungerà la Triennale di Milano.

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