Le sculture di Davide Rivalta nel parco di Lucan House

Una personale dello scultore bolognese in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura della capitale irlandese e la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma

«Bufala» (2023), di Davide Rivalta. Lucan House, Dublino, Irlanda
Guglielmo Gigliotti |  | Dublino

Una decina di bufale pascolano dal 31 maggio ad aprile 2024 nel grande parco di Lucan House, residenza dell’Ambasciata italiana a Dublino. Sono quelle in bronzo, e a grandezza naturale, del bolognese Davide Rivalta, per la sua mostra «Grazing in Lucan», realizzata dalla stessa ambasciata, retta da Ruggero Corrias, in collaborazione con l’Istituto italiano di cultura della capitale irlandese e la Galleria nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma.

Un altro animale bronzeo, questa volta un leone, è invece collocato al centro della piazza del Castello di Dublino. Spiega l’artista: «Il bufalo è un animale antigrazioso, ma dotato di pacatezza e di una fermezza che lo rendono unico. Le origini asiatiche del bufalo, arrivato in Italia in età longobarda, per diventare una specie autoctona come quella che conosciamo oggi, connotano questo animale in qualche modo divenuto mediterraneo».

Sui grandi prati dell’ambasciata italiana, o all’ombra di secolari querce, le bufale di Rivalta sono colte in movenze e atteggiamenti propri della natura dell’animale, ritratto nelle sue dimensioni reali. È un realismo palpitante, che tesse rapporti stretti con l’ambiente che lo circonda, e con la psiche di chi guarda. Per Rivalta è la ricerca di un riscatto dell’animale: «Cerco di rendere la loro dignità perduta. Collocati in ambienti diversi, gli animali ne prendono possesso acquisendo i valori formali e di significato del contesto».

A Lucan House la mimetizzazione è perfetta, di qui il titolo della mostra, che fa riferimento proprio a sculture che pascolano. Il resto è facilitato dall’aura «italiana» della residenza, edificata tra il 1772 e il 1782 su modello delle ville palladiane. Rivalta è infatti sempre molto sensibile alle qualità dell’ambiente in cui colloca i suoi animali, che siano i leoni e i gorilla davanti alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma o il leone che incede minaccioso sulla piazza del Castello di Dublino.

Tra le altre specie adottate in altre occasioni, figurano aquile, cavalli e scimpanzé. Per tutti, lo scultore parte da una fotografia da lui stesso scattata, segue la realizzazione di bozzetto in creta in scala 1:3, e poi lo sviluppo dello stesso nelle dimensioni finali, per la fusione in bronzo. Il resto lo fa la relazione che si instaura tra fruitore e simulacro animale.

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