La quotidianità di Rinko Kawauchi alla Somerset House

Contestualmente alla mostra dei Sony World Photography Awards sono esposti 20 scatti della fotografa giapponese, vincitrice della 16ma edizione del premio «Outstanding Contribution to Photography»

Particolare di un’opera senza titolo di Rinko Kawauchi dalla serie «Illuminance», 2009. © Rinko Kawauchi, Outstanding Contribution to Photography, Sony World Photography Awards 2023
Bianca Cavuti |  | Londra

Dal 14 aprile al 1 maggio, in occasione della mostra dei Sony World Photography Awards 2023, sono esposte presso la Somerset House oltre 20 opere della vincitrice della sedicesima edizione del premio «Outstanding Contribution to Photography», Rinko Kawauchi (Giappone, 1972). Viene presentata una selezione realizzata dall’artista, che racconta vent’anni della sua carriera attraverso quattro serie iconiche: «Illuminance» (2011), «Aila» (2004), «Utatane» (2001) e «Ametsuchi» (2013).

In un articolo del 2009 in cui viene citata l’opera della fotografa, Marcel Feil si chiede «[…] come si fa a sviluppare la capacità di stupirsi? La conoscenza può essere acquisita, così come il comportamento e forse persino il gusto. Ma la meraviglia?». La risposta a questa domanda sembra essere custodita nelle immagini di Kawauchi, spesso paragonate agli haiku, brevissimi componimenti poetici giapponesi che riflettono su una verità o un’intuizione più alta.

L’autrice si sofferma infatti su soggetti quotidiani, minimi, sondati con pazienza e attenzione. Fotografie cariche di significato, le sue, nelle quali si riscontra l’influenza della religione scintoista, secondo la quale ogni cosa è dotata di energia. Scatti che sono una meditazione sul ciclo della vita e sulla sua fragilità.

«La mostra riunisce un corpus molto variegato, ha commentato l’artista, che alterna lavori che mi caratterizzano di più a un’ambiziosa serie creata con un metodo e un approccio del tutto diversi. Con la mia fotografia, cerco di creare opere d’arte che mi permettano di esaminare più da vicino le esperienze che vivo, le realtà che osservo, come delle sorte di cartelli stradali». Gli Awards sono sostenuti dalla World Photography Organization, piattaforma globale impegnata nello sviluppo e nella promozione della cultura fotografica.

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