Giorno per giorno nell’arte | 17 marzo 2023

Nel 2021 l’arte e la cultura hanno «mosso» negli Usa oltre mille miliardi di dollari | Dieci milioni per il Museo Nazionale della Shoah di Roma | L’Olanda restituisce a un’isola caraibica antichi frammenti ossei | Ritrovata una Madonna di Botticelli? | Bridget Riley per il soffitto della British School at Rome | La giornata in 12 notizie

Particolare del dipinto «Madonna con Bambino e Santa Lucia, San Domenico e San Luigi di Francia» di Annibale Carracci, acquistato dal Getty Museum
Redazione |

Nel 2021 l’arte e la cultura hanno «mosso» negli Stati Uniti mille miliardi di dollari. Secondo dati resi noti dal Governo statunitense, nel 2021 i settori artistici e culturali hanno rappresentato più di 1.000 miliardi di dollari dell’economia nazionale.  I dati e l’analisi del benessere economico dei settori artistici e culturali statunitensi per l’anno 2021, nonché l’impatto di questi settori sul prodotto interno lordo (Pil) complessivo del Paese, sono stati pubblicati dal National Endowment for the Arts (Nea) e dal Bureau of Economic Analysis (Bea). Alla fine del 2021 i settori artistici e culturali costituivano il 4,4% del Pil nazionale, con un massimo storico di oltre 1.000 miliardi di dollari; tra il 2020 e il 2021 il valore economico delle arti è cresciuto del 13,7%, un aumento molto maggiore rispetto a quello dell’economia in generale, che è cresciuta nello stesso arco di tempo del 5,9%. [Wallace Ludel]

Stanziati dieci milioni di euro per realizzare il Museo Nazionale della Shoah, dopo 26 anni di annunci falliti. Lo ha deciso il Consiglio dei Ministri: a volerlo con determinazione il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano che ha sempre lamentato il fatto che Roma fosse l’unica capitale europea priva di un Museo dell’Olocausto, un luogo dove mostrare a tutti, soprattutto ai giovani, il più grande orrore dell’umanità. Il ddl del Consiglio dei Ministri stabilisce che il Museo sarà gestito dalla Fondazione Museo della Shoah, vigilata dal Mic. Il Museo nascerà vicino a Villa Torlonia, ora parco pubblico, un tempo residenza di Mussolini. Il progetto del Museo (i render esistono da tempo), è stato preparato da anni dagli architetti Luca Zevi e Giorgio Maria Tamburini: prevede una scatola nera di 8 piani di cui 4 interrati con tutti i nomi delle vittime italiane dell’Olocausto. La volumetria pensata è di 21mila metri cubi e comprenderà sale per conferenze ed esposizioni permanenti, archivi storici, biblioteca, librerie e caffetterie, parcheggi interrati.  [Tina Lepri]

Ingresso al Pantheon: 5 euro, ma solo per i turisti. Siglato l’accordo tra Ministero della Cultura e Vicariato: il biglietto per l’ingresso al Pantheon, uno dei monumenti più visitati d’Italia, costerà 5 euro, ma solo ai turisti. La data non è ancora stata fissata. Alla Diocesi di Roma andrà il 30% del ricavato (1,50 a ingresso), mentre il Mic incasserà il 70% del biglietto, denaro che servirà alla manutenzione del monumento. Ingresso gratuito per i romani, i minori di 18 anni e i disabili, come nei musei. L’accesso al Pantheon non sarà possibile durante le funzioni religiose: per i fedeli ingresso gratuito. Durante le cerimonie i turisti non potranno entrare, avvisati da appositi cartelli. [Tina Lepri]

L’Olanda restituisce a un’isola caraibica antichi frammenti ossei umani. Dopo un anno di deliberazioni, i Paesi Bassi hanno restituito a Sint Eustatius, nota anche come Statia, piccola isola caraibica che costituisce una municipalità speciale dei Paesi Bassi, gli antichi resti di nove esseri umani. Gli archeologi avevano trovato questi frammenti ossei tre decenni fa in un sito di scavo presso l’aeroporto dell'isola; alcuni risalgono addirittura al V secolo. In una dichiarazione del governo, il commissario di Statia Alida Francis ha affermato: «La nostra storia è molto più ampia e ricca di quanto pensassimo, e spetta a noi raccontarla». I frammenti sono stati scavati tra il 1984 e il 1989 dall’archeologo Aad Versteeg per conto del Centro Archeologico dell’Università Statale di Leida nei Paesi Bassi e dell’Istituto Archeologico-Antropologico delle Antille Olandesi di Curaçao. I materiali portati alla luce sono stati poi spediti nei Paesi Bassi per essere studiati e hanno portato alla pubblicazione di un libro nel 1992 sulla vita quotidiana nella regione in tempi antichi. [Torey Akers]

Ritrovata una Madonna di Botticelli? Sulla rivista d’arte digitale Aboutartonline.com lo scrittore e storico dell’arte Fabio Scaletti scrive di un dipinto («Madonna con il Bambino e un frate orante»), passato nel 1995 in una vendita all’asta da Christie’s a New York e ora conservato in una collezione svizzera, dipinto che si potrebbe mettere in relazione con la «tavola dell’altare maggiore» che, scrive Giorgio Vasari, Sandro Botticelli realizzò per «San Francesco di Montevarchi». Un’etichetta sul retro del dipinto ne riporta l’attribuzione a Botticelli e lo ricollega alla collezione Bartolini di Firenze e alla chiesa dei Francescani di Montevarchi. Citando perizie sull’opera di Stefano Bottari e di Roberto Longhi, nella sua argomentazione Scaletti propone la piena paternità dell’opera a Botticelli. [Redazione]

L'ultima opera di Bridget Riley è un soffitto dipinto per la British School at Rome. L’artista britannica ha realizzato numerosi murales e «wall paintings», ma finora nessun dipinto per un soffitto. L’opera, di grandi dimensioni, verrà installata nell’atrio della British School, coprirà quattro volte a botte del soffitto e sarà inaugurata il 4 maggio. Bridget Riley ha forti legami con l’Accademia Britannica: tra l’altro vi tenne una sua mostra nel 1996. Più recentemente, dal 2016 ha istituito la Bridget Riley Fellowship, che offre l’opportunità a un giovane artista di trascorrervi sei mesi per sviluppare il proprio lavoro. [Redazione]

Il Getty ha comprato il Codice di Irmengarda e una Madonna di Annibale Carracci. Il Getty Museum ha annunciato due acquisizioni: il Codice di Irmengarda, un manoscritto realizzato per Irmengarda di Nellenburg, nobildonna dell’XI secolo, membro della casata di Egisheim-Dagsburg in Germania; e una «Madonna con Bambino e santa Lucia, san Domenico e san Luigi di Francia» di Annibale Carracci. «Queste due acquisizioni portano contributi fondamentali nel panorama della miniatura medievale nordeuropea e nel nostro già ricco patrimonio di dipinti del XVII secolo», ha dichiarato Timothy Potts, direttore del Getty Museum. [Redazione]

Braidense non solo online. È online il nuovo sito della Biblioteca Nazionale Braidense, realizzato da Viva! Nuovo nel design ma, soprattutto, nella più semplice modalità di consultazione che, oltre a permettere l’accesso ai cataloghi, consente di scoprire gli oltre 50 fondi della Braidense e le collezioni digitali, partecipare ad attività educative e mostre (anche concluse, alcune approfondite sul canale online BreraPlus) e condividere eventi, in un sistema continuamente aggiornato. Intanto, avanza il progetto della nuova Mediateca Santa Teresa, in via Moscova: i lavori, in parte già programmati e appaltati prima del Covid-19, sono ripresi da alcuni mesi, con integrazioni progettuali, e già prima dell’estate saranno visibili i primi avanzamenti. Il Centro Internazionale per l’Interpretazione e la Performance nelle Arti che, con la supervisione artistica di Brera Musica, troverà posto nella sala centrale al piano terra, non sarà che una delle novità, basate su un ripensamento delle funzioni culturali dell’intera sede e rese possibili dal rinnovato investimento (oltre un milione di euro) del MiC. [Ada Masoero]

Tappeti e arte contemporanea al Grande Miglio del Castello di Brescia. Il primo aprile si apre al Grande Miglio del Castello di Brescia la mostra «I nodi dei giardini del paradiso», a cura dell’artista Letia (Letizia Cariello) e di Giovanni Valagussa. Il progetto espositivo raccoglie una selezione di 35 tappeti scelti all’interno dell’ampio corpus della collezione di Romain Zaleski, di proprietà della Fondazione Tassara (che ne comprende oltre 1.300). Per la prima volta i tappeti vengono esposti al pubblico accanto a straordinarie creazioni tessili, tra cui quelle di Alighiero Boetti e Herta Ottolenghi Wedekind, e opere contemporanee di Letia. La conferenza stampa di presentazione si terrà il 31 marzo alle ore 12. [Redazione]

Un’asta benefica per le famiglie e i bambini ucraini. 20 lavori d’autore, di alcuni dei più quotati fotografi italiani, sono i protagonisti dell’asta solidale «Ombra e luce: 20 scatti per l’Ucraina», organizzata da Ai.Bi. per raccogliere fondi per il progetto #BambinixLaPace, iniziativa organizzata per portare aiuto, assistenza e accoglienza ai bambini e le famiglie colpite dal conflitto. L’asta propone soprattutto stampe di grande formato, ma anche composizioni di polaroid e una scultura di stoffe, di Niccolò Aiazzi, Giulia Bellezza, Fabio Bonanno, Stefano Bressani, Monica Cordiviola, Paco di Canto, Filippo Fior, Giorgio Galimberti, Maurizio Galimberti, Max Laudadio, Fabio Magara, Rosa Mariniello, Marco Onofri, Roberto Polillo, Fabrizio Spucches, Marzio Toniolo, Lorenzo Zoppolato. Per partecipare all’asta occorre andare sul sito, dove si possono vedere le 23 opere, ci si può registrare e fare un’offerta per quella o quelle a cui si è più interessati. Il sistema è quello classico delle aste: fino al 30 marzo ciascuno può fare la propria offerta. Si aggiudicherà l’opera chi, alle ore 20 del 30 marzo, avrà presentato l’offerta più alta. Le opere saranno anche esposte dal 27 al 30 marzo nella Torre PwC a Milano. [Redazione]

Mostre che aprono
A Modena Francesco Jodice racconta il restauro dell’ex Ospedale Sant’Agostino. Dopo i primi due capitoli del progetto triennale che sta accompagnando il processo di riqualificazione e restauro dell’ex Ospedale Sant’Agostino di Modena («Come and see» e «Ritratti di classe»), ora il cantiere è entrato nel vivo e Ago, grazie all’opera dell’artista Francesco Jodice, si apre e si mostra nella sua trasformazione. «Storia di un cantiere» porta sulla facciata esterna dell’edificio ciò che accade all’interno: 18 fotografie immortalano il cantiere avviato. Oggi 17 marzo alle 17 l’artista incontra il pubblico, nel corso dell’inaugurazione aperta alla cittadinanza. [Redazione]

«Conscious Collective» al MaXXI di Roma. Apre al MaXXI di Roma, in collaborazione con l’Ambasciata d’Israele, la mostra «Conscious Collective», dal 17 marzo al 4 giugno. Esposte le opere di tre artisti, Tsibi Geva, Maria Saleh Mahameed e Noa Yekutieli, appartenenti a contesti e generazioni diverse. «A prima vista i punti di divergenza sembrano superare quelli di affinità», dice il curatore della mostra Shai Baitel, «le loro opere, cui fa da sfondo la realtà israeliana e quella palestinese, riecheggiano il costante stato di conflitto che imperversa all’interno della Regione o in loro stessi». Ma quello che unisce realmente gli artisti (diverse le origini, le sensibilità e anche le tecniche utilizzate nei lavori) è soprattutto il grande legame di amicizia che li unisce: un sostegno reciproco rafforzato dall’integrazione offerta dall’arte). [Tina Lepri]

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