Anche l’Unesco preoccupata per Odessa

In un comunicato la Commissione russa dell’Unesco ha affermato che la decisione di assegnare alla città ucraina lo status di sito in pericolo è «politicamente parziale e scientificamente infondata» ed è stata approvata solo con il sostegno di una minoranza

Il monumento a Caterina la Grande a Odessa
Sophia Kishkovsky |

Il 25 gennaio l’Unesco ha votato per l’inserimento del centro storico della città ucraina di Odessa tra i siti del Patrimonio mondiale in pericolo. «Sono grato ai partner che aiutano a proteggere la nostra perla dagli attacchi degli invasori russi!», ha twittato Volodymyr Zelensky, che si era appellato all’Unesco lo scorso ottobre, otto mesi dopo l’invasione russa del 24 febbraio 2022, per concedere alla città portuale, spesso definita la «perla del Mar Nero», lo status di Patrimonio dell’Umanità.

Nella lista del Patrimonio mondiale è stata iscritta come «Centro storico di Odessa» ed è stata ulteriormente designata come «in pericolo», dando accesso a un’assistenza tecnica e finanziaria supplementare. «Mentre la guerra continua, ha dichiarato Audrey Azoulay, direttrice generale dell’Unesco, questa iscrizione incarna la nostra determinazione collettiva a garantire che questa città, che ha sempre superato gli sconvolgimenti globali, sia preservata da ulteriori distruzioni».

L’Ucraina ha ora otto siti Patrimonio mondiale. Città cosmopolita, con origini greche e per secoli sotto il controllo ottomano, rifondata nel 1794 da Caterina la Grande, Odessa è nota per i suoi monumenti architettonici come il Teatro dell’Opera e la gigantesca scalinata del porto immortalata nel film muto di Sergej Ejzenštejn «La corazzata Potëmkin» (1925).

In un comunicato la Commissione russa dell’Unesco ha affermato che la decisione di assegnare a Odessa lo status di sito in pericolo è «politicamente parziale e scientificamente infondata» ed è stata approvata solo con il sostegno di una minoranza. «Non mettiamo in dubbio il patrimonio culturale e il glorioso passato di Odessa nello Stato russo, ed è logico che sia stata iscritta come patrimonio culturale di fronte alla distruzione, si legge nella dichiarazione. Tuttavia, va chiarito che l’unica minaccia proviene dal regime nazionalista ucraino, che sta sistematicamente distruggendo i monumenti ai grandi fondatori e difensori di Odessa, ovvero l’imperatrice Caterina II e i suoi collaboratori».

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