Demolito con nulla osta il ponte medievale

Il Ponte Garziolo (lungo il torrente Azziriolo), nelle campagne tra i comuni di Ciminna e Mezzojuso, era colpevole di trovarsi nel bel mezzo di un cantiere dell’Anas

Il Ponte Garziolo prima di essere demolito
Giusi Diana |  | Palermo

Abbattere un ponte medievale del XIV secolo che caratterizza un paesaggio rurale ha dell’incredibile. Eppure è quanto accaduto al Ponte Garziolo (lungo il torrente Azziriolo), nelle campagne tra i comuni di Ciminna e Mezzojuso, colpevole di trovarsi nel bel mezzo di un cantiere dell’Anas, con tanto di nulla osta concesso a luglio 2021 dalla Soprintendenza dei Beni culturali e ambientali di Palermo. I lavori sono quelli della statale 121, la Palermo-Agrigento, una delle incompiute siciliane, con un cantiere che va avanti da vent’anni e ben 131 varianti approvate.

La denuncia viene dall’associazione BCSicilia che spiega come già nel 2014 avesse avvertito i sindaci dei Comuni interessati del pericolo che il ponte medievale avrebbe corso. L’Anas aveva allora rassicurato tutti, salvo adesso ritenere l’abbattimento l’unica soluzione: «La demolizione del Ponte “Garziolo”, scrive, inizialmente non prevista nel progetto originario dei lavori Anas, si è resa necessaria nell’ambito degli interventi di sistemazione idraulica dei principali corsi d’acqua interessati dai lavori di ammodernamento in corso lungo la strada statale 121. In particolare, lungo il torrente Azzirolo, si è reso necessario un intervento di riprofilatura della sezione fluviale e messa in sicurezza per prevenire rischi alla pubblica sicurezza. Questo intervento prevedeva la demolizione del ponticello che peraltro, data la sua ridotta luce, in occasione delle alluvioni del novembre 2018 aveva impedito il deflusso delle portate idrauliche, determinando l’esondazione del torrente e l’allagamento della carreggiata stradale».

Eppure sul fronte della protezione e della valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale ci sono appositi fondi del Pnrr, l’investimento è il 2.2, «Tutela e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale», con ben 76 milioni di euro destinati. La Sicilia risulta, insieme alla Campania, in testa per numero di progetti finanziati nell’ambito del Pnrr Cultura. Tra le altre voci: «Attrattività dei borghi», finanziata con 61,959 milioni di euro; «Efficientamento di teatri, cinema e musei» con 9,044 milioni e «Manutenzione dei luoghi di culto» con 104 milioni. Nell’elenco definitivo pubblicato il 29 novembre sono risultate ammissibili a finanziamento 565 proposte di intervento per un totale di 76.521.941,90 euro. Tra le opere finanziate, il restauro e la valorizzazione di palmenti, masserie, mulini, eremi, torri e muretti a secco. Ma al ponte medievale nessuno ha pensato.

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