Sotheby’s punta agli 8 miliardi nel 2022, ma non bisogna lasciarsi ingannare

Si tratterebbe del fatturato più alto di sempre. Ma il settore artistico, che rappresenta 5,7 miliardi di dollari di questo totale, è in calo del 9,5% rispetto al 2021

La seconda parte della vendita Macklowe tenutasi da Sotheby’s a New York nel maggio 2022 © Sotheby's
Anny Shaw |

È stato l’anno in cui l’inflazione globale ha subito un’impennata, le azioni sono crollate, la crisi energetica è arrivata ad un punto critico e il mercato delle criptovalute si è inaridito. Ma, nonostante tutto questo, Sotheby’s comunica oggi che il 2022 sarà l’anno di maggior successo della società, con vendite che raggiungeranno gli 8 miliardi di dollari. Ma non tutto è come sembra.

Il marketing è il cavallo di battaglia delle case d’asta e, per la prima volta, Sotheby’s ha unito le aste di immobili e di auto d’epoca alle vendite di opere d’arte e di lusso. Queste ultime hanno totalizzato 6,4 miliardi di dollari, di cui 5,7 miliardi di dollari per le sole belle arti, con un calo del 9,5% rispetto ai 6,3 miliardi di dollari dello scorso anno e un po’ al di sopra dei 5 miliardi di dollari realizzati nell’anno pandemico del 2020.

In una dichiarazione, l’amministratore delegato di Sotheby’s, Charles F. Stewart, afferma che quest’anno la «corsa alla qualità», che spesso si verifica durante le crisi finanziarie, ha portato a una «domanda di capolavori di primo ordine, sia che si tratti di categorie consolidate o nuove come le auto d’epoca o gli oggetti da collezione».

Collezioni di un solo proprietario
Nell’ambito del settore artistico, le collezioni provenienti da un singolo proprietario sono una ricca fonte di materiale di prim’ordine e queste vendite hanno contribuito per oltre 800 milioni di dollari al risultato di Sotheby’s. A maggio, la seconda tranche della collezione Macklowe ha fruttato 208,7 milioni di dollari, ovvero 246,1 milioni di dollari con il premio del compratore. L’intera vendita era garantita, per due terzi dei lotti (19 su 30), assicurati da terzi finanziatori.

Sotheby’s ha rifiutato di commentare il numero di garanzie e di offerte irrevocabili emesse quest’anno, poiché, in quanto società privata, non è tenuta a rivelare questo dato né i suoi profitti. Ma tali strumenti finanziari, che spesso possono mascherare la reale salute del mercato, sono diventati più comuni tra le grandi case d’asta, in particolare quando si tratta di aggiudicarsi collezioni di valore di un solo proprietario. Ciononostante, altre due collezioni, quelle del defunto uomo d’affari e filantropo di Hong Kong Joseph Hotung (che ha realizzato 119,2 milioni di dollari con le commissioni) e dell’ex presidente del Whitney David Solinger (che ha realizzato 137,7 milioni di dollari con le commissioni), erano prive di garanzie.

In tutte le categorie, i lotti più importanti del 2022 sono stati una Mercedes-Benz 300 SLR Uhlenhaut Coupé del 1955, che ha fruttato 135 milioni di euro; una casa a Bel Air con 21 camere da letto, 42 bagni completi e sette bagni e mezzi, che è stata venduta per 141 milioni di dollari; e «White Disaster [White Car Crash 19 Times]» di Andy Warhol (1963), che ha trovato casa per 85,4 milioni di dollari (tasse incluse). I maestri dell’impressionismo e della modernità, tra cui Magritte, Picasso e Monet, hanno totalizzato ben 1,2 miliardi di dollari, il totale più alto della categoria dal 2015, mentre le aste contemporanee hanno totalizzato 1,8 miliardi di dollari, seconde solo a quelle del 2021.

Pivot verso l’Asia
Seguendo la tendenza, secondo Sotheby’s, i collezionisti asiatici spendono il 20% in più a persona rispetto a quelli di altre parti del mondo, l’azienda ha annunciato ieri (14 dicembre) l’apertura di una nuova sede di 24mila metri quadrati, inclusiva di spazi espositivi, nel centro commerciale Landmark Chater, nel cuore di Hong Kong, nel 2024. L’annuncio arriva mentre Hong Kong ha da poco revocato il periodo di sorveglianza medica «0+3» per i turisti, sicuramente un sollievo per gli organizzatori di Art Basel a Hong Kong, anche se i visitatori dovranno ancora sottoporsi al test PCR all’arrivo nella regione autonoma.

Sotheby’s è attiva anche in altre zone dell’Asia, dove le vendite hanno totalizzato 1,1 miliardi di dollari nel 2022. L’azienda prevede di aprire una sede a Shanghai l’anno prossimo, mentre quest’anno ha aperto un ufficio a Tokyo, ha organizzato la sua prima asta a Singapore dopo 15 anni, e ha tenuto la sua prima grande mostra in Vietnam.

I piani di espansione in Francia, invece, sembrano essere stati rimandati. Un portavoce ha dichiarato che i lavori di costruzione indicano che l’azienda potrebbe trasferirsi nella nuova sede di Parigi, nel sito della Galerie Bernheim Jeune recentemente chiusa, solo nel 2024. Sotheby’s riferisce, tuttavia, che Parigi ha avuto «il suo anno più forte di sempre», probabilmente recuperando parte del ritardo di un mercato londinese che sta ancora cercando di riconquistare il suo ruolo di capitale europea del commercio d’arte dopo la Brexit. Anche qui le vendite sono state robuste, con le aste londinesi che hanno totalizzato 1,4 miliardi di dollari, i livelli più alti dal 2018.

Altre espansioni
Quest’anno Sotheby’s ha anche consolidato i suoi rapporti con il mercato primario con il lancio di Artist’s Choice, che vende opere direttamente dagli studi degli artisti, oltre a raddoppiare le offerte digitali, in particolare sui social media. Per la prima volta, le aste della settimana sono state trasmesse in diretta streaming su Instagram, contribuendo a un aumento del 25% del coinvolgimento sui social media. Nel 2022 è stato inserito online ben il 91% delle offerte d’asta della casa.

Guardando al prossimo anno, il consolidamento sembra destinato a continuare in tutta Sotheby’s, seguendo la strategia che porta a mescolare fra loro le categorie di vendita nelle aste. Come afferma Stewart: «Il nostro obiettivo per il prossimo anno rimane quello di portare sul mercato opere d’arte eccezionali e gli oggetti di lusso più richiesti, mentre innoviamo, ampliamo la nostra gamma di offerte, e allarghiamo il nostro pubblico grazie a un coinvolgimento digitale molto rafforzato».

La rivale di Sotheby’s, Christie’s, pubblicherà i risultati di fine anno la prossima settimana.

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