Murano incontra il design all’incanto

Da Piasa, a Parigi, il 23 novembre viene dispersa un’importante collezione di vetri progettati dai migliori artisti italiani del XX° secolo. Arredi protagonisti con le firme del design internazionale da Sotheby’s, Christie’s e Artcurial

Specchio Huitre (1960 ca) di Line Vautrin, stimato 150-200mila euro. Cortesia di Christie’s Images Limited 2022
Carla Cerutti |

Il calendario delle aste di design si chiude a fine novembre con un fuoco d’artificio di proposte importanti. Sotheby's Parigi si è rivolta al noto decoratore d’interni Jacques Grange per curare la vendita di «Important Design», che verrà battuta il 22 novembre.

Grange ha composto l’asta come se fosse un progetto di arredamento: un salotto «Ambassador» di Jean Royère del 1955 (stima complessiva 400-560mila euro) posto accanto a un guéridon di Hector Guimard del 1899 (40-60mila), le appliques«Mouche» di Pierre Chareau del 1927 circa (15-20mila la coppia) disposte a cornice di un mobile in marmo di Eric Schmitt del 2008 (20-30mila), la libreria «Bookworm» di Ron Arad (20-30mila) affiancata a una lampada a sfera in alluminio ed ebanite di Jacques Le Chevallier del 1926-1927 (30-40mila) e l'imponente «Black Orgone Stretch Lounge» di Marc Newson del 1993 (400-600mila) in dialogo con un tappeto di Emilio Terry del 1940 (22-26mila), mentre il tavolo basso «Aragon»di Jean-Michel Frank del 1928 (100-150mila) si confronterà con il sofà«Elysée» di Pierre Paulin del 1972-1973 (50-70mila).

Lo stesso vale per tutti gli altri designer presenti nella vendita: Marcel Coard, Charlotte Perriand, Armand-Albert Rateau, Alberto Giacometti, Jean Prouvé, Carlo Mollino, Ado Chale, François-Xavier Lalanne, Georges Jouve, Martin Szekely e Bruno Romeda. Il giorno successivo, sempre a Parigi, Piasa offrirà un’importante collezione di vetri di Murano del XX° secolo con gli esempi migliori di Ercole Barovier, dal 1940 al 1970, di Fulvio Bianconi per Venini, tra cui un prototipo di vaso ‘a macchie’ del 1950 circa stimato 20-30mila euro e un altro prototipo di vaso ‘Scozzese’ del 1954 stimato 60-90mila euro, di Paolo Venini per la propria nota fornace, di Toni Zuccheri, Carlo Scarpa, Tobia Scarpa e Napoleone Martinuzzi, sempre per Venini, e di Archimede Seguso per la sua manifattura, tra cui un vaso ‘amerletto irregolare’ del 1953 stimato 15-20mila euro.

Numerosi anche gli esemplari di Dino Martens, Tomaso Buzzi, Anzolo Fuga, Ettore Sottsass, Ermanno Toso, Alfredo Barbini e Flavio Poli. Tra questi ultimi, una curiosa svista: sul catalogo cartaceo, in corrispondenza del lotto n.79, un vaso «Siderale» del 1952-1954, al posto del ritratto fotografico del designer Flavio Poli, direttore artistico della Seguso Vetri d’Arte, è stata pubblicata una foto del noto attore comico-satirico Paolo Poli con tanto di linguaccia. Il 29 novembre, sempre a Parigi, Christie's presenterà un’asta di 140 lotti, per una stima totale di 3,3-4,8 milioni di euro, riunendo alcuni dei nomi più significativi del design francese del XX secolo: da Pierre Chareau, Jean Royère e Charlotte Perriand a Philippe Starck, Claude e François-Xavier Lalanne, Maria Pergay, Mathieu Matégot e Line Vautrin.
«Lampada Festone» (1956) di Ettore Sottsass, stimata 90-130mila euro, cortesia di Artcurial
Nello stesso giorno, Cambi batterà a Milano un’asta di «Fine Design» con opere di Carlo Bugatti, Gio Ponti, Fontana Arte, presente con un grande lampadario di Pietro Chiesa a diciotto luci e un altrettanto importante lampadario di Max Ingrand, e un ventaglio molto interessante di pezzi di Osvaldo Borsani, con modelli inclusi nella collezione di Villa Borsani. Accanto a questi esempi classici troveranno posto le originali creazioni di Ettore Sottsass e una rara collezione di arredi di Giuseppe Rivadossi creata per una committenza privata.

In chiusura, tornando a Parigi, Artcurial esiterà il 30 novembre un’intera asta dedicata al design italiano con pezzi che ne tracciano la storia dagli anni’50 in poi, come la coppia di poltrone «Triennale» del 1951 di Gio Ponti (50-70mila), una commode Fontana Arte del 1930, su disegno di Ponti e Chiesa, in vetro a specchio, mogano e ottone (50-70mila), un tavolo basso di Melchiorre Bega del 1950 circa (6-8mila), una rara lampada «Festone» di Ettore Sottsass del 1956 per Arredoluce (80-120mila), il divano «Rumble» disegnato nel 1967 per Gufram da Gianni Pettena (50-80mila), la lampada da tavolo modello «Ruspa» disegnata da Gae Aulenti nel 1968 per Martinelli (2.500 - 3.500) e il mitico «Pratone» di Giorgio Ceretti, Pietro Derossi e Riccardo Rosso creato nel 1971 per Gufram (10 – 12mila).

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