Brilla la luce italiana nelle aste di design

Da Phillips e Piasa ottimi risultati per il design di casa nostra, fra cui una lampada di studio B.B.P.R. venduta a oltre 200mila euro. Bene anche i lavori di Tomaso Buzzi, Angelo Lelii, Gio Ponti e Gabriella Crespi

Scrivania regolabile «Yang Yin» con libreria integrata, della serie «Plurimi» (1979) di Gabriella Crespi. Cortesia di Phillips
Carla Cerutti |

Inizio del mese a gonfie vele per il design italiano offerto in due aste internazionali ai primi di novembre. Da Phillips a Londra, lo scorso 2 novembre, una tra le lampade da soffitto più conosciute dello Studio B.B.P.R., prodotta da Arteluce nel 1962, ha polverizzato la stima di 70-90mila sterline con un’aggiudicazione finale a 201.600. Anche un singolare tavolo basso disegnato da Gio Ponti in collaborazione con Paolo De Poli, pezzo unico realizzato da Giordano Chiesa nel 1955, è stato venduto per 163.800 sterline contro una stima di 30-50mila.

Sempre di Ponti, un vaso monumentale in rame patinato dalla forma arcaica, prodotto nel 1940 circa dal bresciano Nino Ferrari, ha raddoppiato la stima minima andando al miglior offerente per 15mila sterline. Notevole l’interesse suscitato da un mobile bar disegnato da Paolo Buffa e prodotto da Mario Quarti nel 1940: stimato 10-15mila sterline, è stato battuto fino a 63mila.

Gli anni Settanta continuano a riscuotere ottimi risultati, specialmente se si tratta di designer come Gabriella Crespi, della quale la scrivania regolabile 'Yang Yin' con libreria integrata, della serie 'Plurimi', realizzata in circa 10 esemplari nel 1979, è stata esitata per 73mila sterline contro una stima di 35-55mila. Nel settore dell’illuminazione, in costante crescita, una coppia di appliques disegnate da Tomaso Buzzi per Venini nel 1933 ha più che decuplicato la stima minima con un esito di ben 44mila sterline e la lampada Vela di Angelo Lelii per Arredoluce ha quintuplicato la stima minima con un’aggiudicazione finale a 30.240 sterline.

Il 3 novembre, a Parigi, Piasa ha battuto una corposa asta interamente dedicata al nostro design, con risultati decisamente confortanti. Un’altra plafoniera dello Studio B.B.P.R. del 1962 è stata venduta per 143mila euro contro una stima di 35-45mila e una coppia di poltrone disegnate da Gio Ponti nel 1937 per Casa & Giardino ne ha ottenuti ben 162.500 a fronte di una stima di 30-40mila. Tra le curiosità, una coppia di tavolini rotondi in noce e formica degli anni Cinquanta, attribuiti a Gio Ponti e stimati 6-9mila euro, sono andati al miglior offerente per 40.300 e una scala pieghevole da libreria degli anni ’50, in legno e ottone, della non meglio identificata ditta dei Fratelli Albini, ha quasi triplicato la stima massima con un’ultima offerta a 11.700 euro.

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