Lanciata alle Gallerie d’Italia di Torino la nuova Artissima

Diretta da Luigi Fassi, la manifestazione ha quest’anno, per la prima volta, il patrocinio del Ministero della Cultura

L’Oval Lingotto durante la scorsa edizione di Artissima
Jenny Dogliani |  | Torino

È stata presentata stamattina nelle Gallerie d’Italia a Torino, nell’ex caveau della Banca Intesa Sanpaolo, la 29ma edizione di Artissima, la più importante fiera di arte contemporanea in Italia e non solo, che grazie alla sua riconosciuta dimensione internazionale e capacità di produzione culturale si dota quest’anno, per la prima volta, del Patrocinio del Ministero della Cultura.

Diretta per la prima volta da Luigi Fassi, è un inno alla trasformazione, seppur nella continuità di una consolidata identità sperimentale e di ricerca (come da noi anticipato nell’intervista al neodirettore il primo agosto scorso). Saranno 174 le gallerie all’Oval di Torino dal 4 al 6 novembre, internazionali al 50%, provenienti da 4 continenti e 28 Paesi.

Tra le aree più rappresentate Germania (Berlino, Colonia e Monaco), Francia (Parigi), Stati Uniti (da New York all’Alaska), Sudamerica (Brasile, Uruguay, Colombia, Cuba), Africa (Sudafrica, Zimbabwe), Europa dell’Est (Romania), Cina e Corea del Sud. Quaranta gallerie partecipano in fiera per la prima volta, sparse fra le sette sezioni, tra cui le classiche Main Section, New Entries, Monologue/Dialogue, Art Spaces & Editions.

Trentacinque i progetti monografici nelle tre sezioni curate: Back to the Future, Present Future e Disegni, cui è dedicato anche la piattaforma digitale Artissima Voiceover, con approfondimenti sulle singole opere e videointerviste di artisti e curatori.

Tra le novità annunciate in conferenza stampa il nuovo Focus «A Sud», che presenta gallerie e istituzioni attive nell’area mediterranea: quest’anno è il Sud Italia, nelle prossime edizioni l’idea è di spostarlo ad altri Paesi dell’area. Tra i progetti qui presentati: «ad occhi chiusi», realizzato in collaborazione con la Fondazione Merz, prevede una residenza in Sicilia con mostra ai Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo. E poi gli artisti presentati dalla Fondazione Oelle di Catania, e un nucleo di lavori della Fondazione Paul Thorel di Napoli, che lancia in fiera un premio per giovani fotografi.

Artissima è uno dei motori trainanti della vocazione culturale con cui la città si è rilanciata sin da dopo le Olimpiadi, «individuando nell’arte contemporanea il suo filo conduttore»: ne è fermamente convinto il sindaco della città Stefano Lo Russo, e anche la neopresidente della Fondazione Crt per l’Arte Moderna e Contemporanea Luisa Papotti, rinnovando un sodalizio che attraverso un sostanzioso budget annuale per le acquisizioni in fiera (a oggi in tutto quasi una decina di milioni) ha portato in 20 anni 200 opere nel Castello di Rivoli e nella Galleria d’Arte Moderna, istituzione antesignana nel ruolo di Torino capitale dell’arte contemporanea già nel XIX secolo.

Alla Fondazione Crt si deve anche il progetto «Beyond Production», lo scorso anno dedicato agli Nft e quest’anno al metaverso, con la commissione a un artista individuato in fiera di realizzare un’opera per le Ogr-Officine grandi riaparazioni che abiti sia il mondo fisico sia la realtà virtuale.

Alla Compagnia di San Paolo, grande partner di Artissima, si devono la piattaforma digitale della fiera, lanciata nel 2017 precorrendo i tempi, e il premio Social Impact Award (dedicato ai grandi temi della sostenibilità) in collaborazione con la Camera di Commercio, e Intesa Sanpaolo, main sponsor, presenterà all’Oval una selezione di opere di Gregory Crewdson, che sarà esposto ed entrerà nella collezione delle Gallerie d’Italia con un progetto su commissione giunto al terzo capitolo.

L’anima commerciale e quella culturale di Artissima si incontrano quest’anno con un’estensione in città nelle tre istituzioni della Fondazione Torino Musei (socia unica di Artissima srl). Alla Gam, a Palazzo Madama e al Mao saranno allestite tre installazioni sonore di tre artisti rappresentati da altrettante gallerie: Riccardo Benassi (che indaga la voce umana nella relazione tra il suo timbro naturale e le alterazioni tecnologiche), Darren Bader (che mette in dialogo Beethoven e il rock melodico) e Charwei Tsai (che riflette sull’uso mistico e meditativo della voce).

Da ricordare infine i dieci premi, da illy Present Future a Fpt for Sustainable Art (promosso da Fpt Industrial e rivolto alla carbon neutrality), da Vanni occhiali a Tosetti Value (elenco completo sul sito).

Tra le novità infine, l’audioguida scaricabile su smartphone che accompagnerà i visitatori con la voce di mediatori professionisti.

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