Scoperto un autoritratto «fantasma» di Van Gogh

Sul retro del suo dipinto «Testa di contadina»: la radiografia sarà esposta nella prossima mostra «A Taste for Impressionism» alle National Galleries of Scotland

Una radiografia della «Testa di contadina» di Van Gogh (1885) ha rivelato un’immagine nascosta. Cortesia delle Gallerie Nazionali di Scozia
Martin Bailey |  | Dublino

Un autoritratto inedito di Vincent van Gogh è stato scoperto sul retro di un dipinto delle National Galleries of Scotland. L’evanescente immagine dell'artista è riemersa durante una radiografia della «Testa di contadina» (1885).

L’artista olandese riutilizzava talvolta le tele, per risparmiare; una pratica, la sua, confermata da quest’opera. Due anni dopo aver completato la contadina, probabilmente nell’estate del 1887, il pittore usò il retro della tela per ritrarre sé stesso. Nell’immagine ai raggi X, in alcuni punti non sempre chiara, Van Gogh appare barbuto, con un cappello a tesa larga e una cravatta o fazzoletto al collo, il lato destro del viso in ombra. La posa è simile a quella di molti dei suoi autoritratti dipinti a Parigi, lo sguardo è intenso.  

L’autoritratto andò perduto probabilmente nel 1905, quando la cognata di Vincent, Jo Bonger, lo prestò per una grande mostra ad Amsterdam.  La fragile tela, per rinforzarla, era stata incollata su cartone prima di essere incorniciata. A quel punto il ritratto della contadina era considerato il più importante dei due quadri. Dipinto nel marzo o nell’aprile del 1885 a Nuenen, il villaggio dei genitori di Vincent, raffigura Gordina de Groot, una donna  con cui si vociferava che  Vincent avesse una relazione (circostanza negata dal pittore).

De Groot ricompare anche in  «I mangiatori di patate» (aprile-maggio 1885), realizzato poche settimane dopo. Da tempo si sospettava che ci potesse essere qualcosa sul lato nascosto di «Testa di contadina», anche perché quello di Edimburgo non è l’unico dipinto double face di Van Gogh. Nel 1929 il conservatore olandese Jan Cornelius Traas rimosse il supporto di cartone da tre dipinti di Nuenen, rivelando sul retro dei ritratti nascosti.

La «Testa di contadina» appartenne a una delle prime collezioniste britanniche di Van Gogh, Evelyn Fleming, che la comprò incoraggiata dall’artista Augustus John, di cui fu l’amante. Evelyn era la madre di Ian Fleming, l’autore di James Bond. Nel 1951 il dipinto  fu acquistato dall’avvocato di Edimburgo Alexander Maitland, che lo donò alle National Galleries of Scotland nel 1960.

La domanda fondamentale ora è se l’autoritratto possa essere recuperato. I conservatori stanno valutando se il cartone e la colla possano essere rimossi in modo sicuro, senza danneggiare la «Testa di contadina». Nel frattempo, dal 30 luglio la radiografia sarà esposta in un lightbox nella mostra «A Taste for Impressionism» alle National Galleries of Scotland (fino al 13 novembre).

© Riproduzione riservata La conservatrice Lesley Stevenson con «Testa di contadina» e un’immagine a raggi X dell’autoritratto nascosto di Van Gogh. Foto Neil Hanna
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