Ricongiungiamo uomo e natura

Tra Venezia e Vicenza, passando per Stra e l’Isola di Mazzorbo, il lavoro dello scultore toscano Andrea Roggi in un ventaglio di mostre. Per uno stato collettivo di consapevolezza ed equilibrio universali

«Il Volo della Conoscenza» di ANDREA ROGGI
Mariaelena Floriani |  | Isola di Mazzorbo (Ve), Stra (Ve), Venezia, Vicenza

Tra Venezia e Vicenza, passando per Stra e l’Isola di Mazzorbo, il lavoro dello scultore toscano Andrea Roggi (1962) è presente in un ventaglio di mostre.

La prima, nella Tenuta di Venissa sull’Isola di Mazzorbo (fino al 27 novembre) presenta dieci sculture monumentali poste in un percorso che dal giardino della tenuta giunge fino alle sponde dell’isola. Tra le opere, per la maggior parte inedite, spicca l’installazione «Le Nostre Radici per un Nuovo Futuro» comparsa in occasione della prima del lungometraggio «American Night» (di Alessio Della Valle) alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia del 2021.

Consentanea è l’esposizione di altre opere di Roggi alla Serenissima presso il Teatro Stabile del Veneto Carlo Goldoni, al Sina Centurion Palace e alla Galleria Ravagnan, a pochi passi dalla collezione Peggy Guggenheim. A Stra, Roggi prende parte con Achille Costi e Toni Benetton alla collettiva, «Mirabilia Naturae-Oltre il Buio» (fino al 23 ottobre), una mostra inclusiva, a cura di Rita Dal Canton, che utilizza linguaggi semantici non verbali immaginati per le persone ipovedenti.

In particolare, di Roggi sono esposti quattro lavori a Villa Loredan e tre opere bronzee monumentali a Villa Pisani con l’inedito, maestoso «Albero della Vita», la più grande delle sculture da lui realizzate, alta più di otto metri. A Vicenza, infine, chiude il 22 agosto la mostra a cielo aperto «Terra Mater | Earth and Heaven».

Le sei opere di grandi dimensioni disseminate tra piazza dei Signori, Logge del Capitanato, Basilica Palladiana, piazza delle Erbe, piazzale Alcide De Gasperi e piazza San Lorenzo compongono un percorso di contemplazione estetica e al tempo stesso di riflessione su temi particolarmente cari allo scultore: il rapporto con la Madre Terra, «potenza salvifica da tutelare e proteggere», con le proprie radici culturali, con la memoria e con il tempo.

Andrea Roggi indaga il ricongiungersi di uomo e natura in una dimensione spaziale di emozioni condivise; uno stato collettivo di consapevolezza ed equilibrio universali.

Hanno collaborato alla realizzazione di questo progetto diffuso la Regione Veneto, la Città Metropolitana di Venezia, la Tenuta Venissa, il Sina Centurion Palace. La Galleria Ravagnan, la «Lega del Filo d’Oro», la Fondazione Lucia Guderzo, l’Associazione Paolo Rizzi, i Comuni di Stra, Mira, Mirano e il Museo Nazionale Villa Pisani.

© Riproduzione riservata Una scultura di Andrea Roggi nella Tenuta di Venissa
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