La vitalità di Michelucci, Moore e Michelangelo

Torna a vivere al Museo del Carmi il Memoriale in onore del più grande scultore del Cinquecento

«Disegno di studio per il Memoriale a Michelangelo» (1972) di Giovanni Michelucci
Laura Lombardi |  | Carrara (Ms)

Nel 1972 Giovanni Michelucci iniziò a elaborare il progetto di un Memoriale in onore di Michelangelo, nei luoghi delle cave di marmo da cui nascono i suoi grandi capolavori. La sua proposta era molto articolata, come mostrano i notevoli disegni rimasti, e stava tra architettura e scultura, tra memoria e trasmissione dei saperi.

Purtroppo il memoriale non fu mai realizzato e oggi la sua genesi è raccontata (fino al 15 settembre) in tre nuclei tematici nella mostra «1972. Michelucci, Moore e Michelangelo. La vitalità del marmo», a cura di Marco Ciampolini ed Emanuela Ferretti, al Carmi-Museo Carrara e Michelangelo (Villa Fabbricotti, Parco della Padula).

Si parte dall’idea di un monumento a Michelangelo da parte del Circolo Arturo Dazzi per passare al progetto cui Michelucci lavora fino al 1975, ricorrenza del V centenario della nascita dell’artista, che avrebbe dovuto essere il culmine di iniziative avviate in occasione del quarto centenario della sua morte, nel 1964.

Si finisce con un focus, con materiali inediti, sulla mostra antologica di Henry Moore al Forte Belvedere del 1972, a ricordarci che lo scultore inglese avrebbe dovuto partecipare al Memoriale con una sua opera. Una ricca selezione dei disegni di Michelucci figura insieme al plastico del progetto e testimonia l’adesione profonda all’arte di Michelangelo (del quale è in mostra un modello del «Dio fluviale»), che così bene aveva percepito la potente vitalità del marmo.

Materiale la cui forza ispiratrice è evocata dalle foto di Ilario Bessi. Oltre a stampe e a filmati, troviamo testimonianze della fortuna michelangiolesca dal Cinquecento all’Ottocento come nel «Papa Paolo III Farnese visita Michelangelo nel suo studio», 1834, del nazareno Peter Rittig o in «Michelangelo scopre il David», 1863, di Enrico Pollastrini.

Entrano a far parte della collezione permanente del Carmi due ritratti ottocenteschi del Buonarroti e il dipinto di Antonio Puccinelli che ritrae «Michelangelo alle cave», fotoinserimento del «Progetto del Memoriale a Michelangelo», elaborazione digitale a cura di Chiara Bevilacqua (2020).

© Riproduzione riservata
Calendario Mostre
Altri articoli di Laura Lombardi