Il gol del secolo vale 7,1 milioni di sterline

I memorabilia sportivi e cinematografici sono contesi da collezionisti disposti a spendere milioni per un abito di Marilyn e di Audrey Hepburn o per la chitarra di Kurt Cobain

La maglia indossata da Diego Maradona nei quarti di finale dei Mondiali del 1986, venduta per 7.142.500 sterline da Sotheby's il 4 maggio 2022 Cortesia di Sotheby’s
Carlotta de Volpi |

Non è stata la mano di dio, ma quella del banditore d’asta a stabilire il nuovo record per un oggetto di memorabilia sportiva. È successo il 4 maggio, quando la maglia indossata da Diego Maradona nella sfida Argentina-Inghilterra ai quarti di finale dei Mondiali del 1986 a Città del Messico è stata venduta da Sotheby’s a 7.142.500 sterline. Quasi raddoppiando la sua stima, pari a 4 milioni.

Si tratta di un vero e proprio cimelio del calcio: fu infatti con quella maglia che Maradona segnò il leggendario gol «un po con la testa, un pocon la mano di Dio» e pochi minuti dopo quello che viene tuttora definito il «gol del secolo».

Brahm Wachter, capo dipartimento Streetwear & Modern Collectibles, ha definito l’indumento «un ricordo tangibile di un momento significativo non solo per la storia dello sport, ma anche per la storia del XX secolo».

Le divise, attrezzature, medaglie e coppe dei grandi campioni, così come le fotografie e i documenti legati a imprese sportive di rilievo, rappresentano autentici pezzi di storia per gli appassionati, talvolta facendo rivivere loro l’emozione provata nel passato. Sarà per questa ragione che il mercato dei memorabilia sportivi è cresciuto esponenzialmente negli ultimi anni, raggiungendo cifre da record. Nel giugno del 2019 una maglia appartenuta al giocatore di baseball Babe Ruth ha ottenuto 5,6 milioni di dollari (Hunt Auctions) e a dicembre dello stesso anno il manoscritto del manifesto olimpico di Pierre de Coubertin (1892) è stato venduto da Sotheby’s per 8,8 milioni di dollari.

Dallo stadio ci si sposta al cinema. Anche gli oggetti relativi alla produzione di film e cimeli di celebrità del grande schermo costituiscono un settore di enorme interesse.

A 60 anni dalla sua scomparsa Marilyn Monroe detiene i primati per il capo d’abbigliamento personale e per il costume di scena più costosi mai battuti all’asta: il lungo abito semitrasparente tempestato di cristalli che indossò nel 1962 per cantare «Happy Birthday, Mr. President» a John F. Kennedy, venduto nel 2016 da Julien’s Auctions a 4,8 milioni di dollari, e il celebre vestito bianco che si solleva scoprendole le gambe nel film «Quando la moglie è in vacanza». Quest'ultimo, realizzato da William Travilla, venne acquistato nel 2011 per 4,6 milioni di dollari.

Come non ricordare il tubino nero Givenchy indossato da Audrey Hepburn nei panni di Holly Golightly in «Colazione da Tiffany» battuto nel 2006 da Christie’s per 467.200 sterline, e quello disegnato da Cecil Beaton per «My Fair Lady» aggiudicato nel 2011 a 4,5 milioni di dollari? E ancora, l’auto Aston Martin DB5 dell’agente segreto James Bond che ha raggiunto 6,4 milioni di dollari da Sotheby’s nel 2019, e il pianoforte suonato da Sam (Dooley Wilson) del film «Casablanca» comprato per ben 3,4 milioni di dollari (Bonhams, 2014). Nell’ambito delle icone musicali, invece, il top lot è la chitarra acustica che Kurt Cobain ha suonato nel 1993 in una delle ultime esibizioni dei Nirvana, venduta nel 2020 da Julien’s Auctions per 6 milioni di dollari.

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