Fai e Ministero salvano Cola dell’Amatrice

Nel 2016 il terremoto distrusse il borgo di Capodacqua nell’ascolano, dove il cinquecentesco Oratorio della Madonna del Sole ha parzialmente retto grazie a un intervento preventivo, ma ora partirà il restauro

L'Oratorio della Madonna del Sole a Capodacqua, Arquata del Tronto (AP). Foto Maria Galli © FAI
Stefano Miliani |  | Arquata del Tronto (Ap)

Il 30 ottobre 2016 il terremoto distrusse il borgo di Capodacqua, presso Arquata del Tronto nell’ascolano. L’Oratorio della Madonna del Sole, costruito a pianta ottagonale dal 1528 al 1558, resse perché dopo la prima scossa del 24 agosto era stato puntellato dall’Unità di coordinamento regionale del Ministero della Cultura con i Vigili del Fuoco su segnalazione dei delegati marchigiani del Fai (Fondo per l’Ambiente Italiano).

Il monumento ha pareti affrescate attribuite a Nicola Filotesio detto Cola dell’Amatrice (1489-1559). Ora sta per partire il restauro: il Fai ha raccolto 380mila euro, il MiC e le donazioni attraverso il portale Artbonus hanno aggiunto altri 490mila euro. Il totale copre il costo complessivo del recupero che impegna anche la Direzione Generale Sicurezza del Patrimonio Culturale del MiC, la Diocesi ascolana, la Soprintendenza Speciale per il sisma del 2016 e quella di Archeologia, Belle arti e Paesaggio per Ascoli Piceno, Fermo e Macerata.

Indagini geologiche e prove sismiche hanno preceduto il progetto. L’architetto Paola Candiani è direttore dei restauri e della conservazione per il Fai: «Prevediamo di iniziare i lavori in estate e dureranno 12-18 mesi. Il cantiere è in mano al MiC, noi siamo uno stimolo in più in un progetto corale». L’intervento, spiega, «è delicato, anche se la dimensione è piccola. I ponteggi sull’Oratorio vanno trasformati in piani di lavoro mantenendo il consolidamento».

Non ancora puntellato, quel 30 ottobre il campanile a vela crollò: verrà ricostruito? «Abbiamo deciso per una intelaiatura metallica intonacata e rivestita che ne riprenda volumi e forma, non la consistenza. Nell’aspetto si ripresenterà come il campanile, ma sarà molto più leggero ed elastico in grado di resistere a scosse. Gli affreschi cinquecenteschi sono retti da consolidamenti e garzature e la Soprintendenza aveva raccolto tutti i pezzi caduti. L’intelaiatura di sostegno all’interno dell’Oratorio non permette di avere un’idea complessiva. Capiremo man mano come procedere, per esempio se ricomporre gli affreschi in loco oppure altrove e riposizionarli».

Il progetto è stato elaborato dall’ufficio tecnico del Fai con l’architetto Roberto Segattini e la consulenza dell’ingegner Giuseppe Carluccio; responsabile unico del procedimento è l’architetto Rosella Bellesi; ha seguito i finanziamenti il soprintendente del sisma Paolo Iannelli. Hanno partecipato alla raccolta fondi Inner Wheel Italia e Ponte Case d’Aste, contribuisce al restauro Same Deutz-Fahr.
L'interno dell'Oratoria della Madonna del Sole con le pareti affrescate attribuite a Nicola Filotesio detto Cola dell’Amatrice (1489-1559). Foto Maria Galli © FAI

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