Da Sotheby’s l’arte contemporanea è tornata in presenza

La sera del 13 aprile a Milano è stato venduto, a cifre superiori alle stime più alte, il 75% dei lotti battuti

«Natura morta» (1960) di Giorgio Morandi, aggiudicata per € 1.220.800
Michela Moro |

Il caloroso benvenuto in tre lingue da parte di Filippo Lotti, battitore e ad di Sotheby’s Italia, alla prima asta di Arte Contemporanea in presenza dal 2019, ha dato il via a una vendita brillante che ha superato le previsioni e ottenuto 14.193.120 euro, il 94% per lotto e il 98% per valore, con il 75% dei lotti venduti a cifre superiori alle stime più alte.
La vendita era iniziata online il 7 aprile, e molti lotti presentavano già offerte consistenti, cosa che ha reso l’asta vivace sin dalle prime battute. Del resto la presenza, se così si può dire, degli acquirenti online, si è fatta molto consistente e su diversi lotti i rilanci al telefono e online sono stati serrati, ma ha ben partecipato all’incanto anche la sala che, seguendo le cautele anti Covid, era accessibile solo ai possessori di paletta, ovvero ai probabili acquirenti,.
Da ricordare che il 90% delle opere offerte erano completamente nuove per il mercato, aspetto che ha le ha rese molto ambite anche dagli acquirenti internazionali, in particolare provenienti dal Far East. Addirittura un misterioso acquirente ha effettuato l’acquisto mentre volava sul proprio aereo, e un altro dall’automobile mentre guidava.
In testa ai cinquantuno lotti offerti, quarantotto aggiudicati, sono state le due «Natura Morta» di Giorgio Morandi, entrambe molto combattute tra i telefoni e la piattaforma online. La prima del 1948, da una stima di 800mila-1.200.000 è stata aggiudicata a 1.547.500 euro, e la seconda, del 1960, a 1.220.800 euro, più che raddoppiando la stima iniziale di 600-800mila euro.
Segue la «Mise en plis» n.1 di Domenico Gnoli, venduta per 1.184.500 euro. Il grande blu di Mario Schifano, «Milano», 1962, raggiunge 1.027.200 euro.
Tutti molto contesi i cinque Boetti, di cui due entrano nella top ten di vendita: «Talvolta luna talvolta sole», del 1979, è stato venduto per 882.000, e «Oggi trentesimo giorno dell'ottavo mese dell'anno 1000novecentoottantotto» per 718.200 euro.
Il taglio verde di Fontana, «Concetto Spaziale, Attese», 1965, è stato aggiudicato per 730.800.
«Nella vendita di ieri abbiamo presentato opere dei grandi maestri italiani e internazionali, riscontrando un grande coinvolgimento da parte dei collezionisti, che hanno partecipato attivamente. Il fatto che tre quarti delle aggiudicazioni abbiano superato le loro stime massime pre asta conferma ancora una volta la forte richiesta per le opere di qualità dei grandi artisti, che continueranno senza dubbio a superare la prova del tempo» dice Raphaelle Blanga, Head of Department, Contemporary Art, Sotheby’s Italia.
Tra gli italiani da menzionare Tano Festa, «Dalla creazione dell’uomo», 1964, e Afro, «Casa Aperta», aggiudicati entrambi a 239.400 euro, tra gli artisti internazionali John Chamberlain, con la scultura «Whimzee» del 2006, e Jan Fabre con «The Tree of Life», 2020, aggiudicati a 315mila euro, e Sam Francis, «Untitled», 1957, venduto in sala a 252mila euro.
«Si percepiva un grande fermento in sala ieri sera, certamente dovuto al ritorno dal vivo della nostra prima vendita annuale di Arte Contemporanea. È stato fantastico essere di nuovo ai banchi telefonici con i miei colleghi italiani e internazionali e raccogliere le offerte dei collezionisti di tutto il mondo. Oltre alla grande energia che si poteva respirare in sala, è stato emozionante vedere di nuovo i partecipanti competere dal vivo per aggiudicarsi le splendide opere degli artisti italiani e internazionali che abbiamo presentato» osserva Marta Giani, Head of Italian Sales, Contemporary Art, Sotheby’s Italia.
In effetti, fino alla fine l’asta è stato un denso ping pong tra sala, telefoni e online, come si è visto nella vendita della ceramica di Melotti, «Senza Titolo», 1948, aggiudicata per 189mila euro, e i meravigliosi cavolfiori di Alik Cavaliere, «Rose?», 1965, penultimo lotto aggiudicato a una coppia in sala che ha atteso fino alla conclusione dell’asta per acquistare l’opera a 56.700 euro.

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