È aperta la caccia alle volpi di Marc

Christie’s inaugura la nuova sede di Shanghai con il Duce di Basquiat

«Die Füchse» (Le volpi) (1913) di Franz Marc (stimata circa 35 milioni di sterline). © Christie’s Images Ltd 2022 «Il Duce» (1982) di Jean-Michel Basquiat (stimata 13-19 milioni di dollari). © Christie’s Images Ltd 2022 «Triptych 1986-7» (1986-87) di Francis Bacon (stimata 35-55 milioni di sterline). © Christie’s Images Ltd 2022 «Die Füchse» (Le volpi) (1913) di Franz Marc (stimata circa 35 milioni di sterline). © Christie’s Images Ltd 2022
Giovanni Pellinghelli del Monticello |

Inaugurando il primo marzo le sue 20/21 Marquee Sale Weeks del 2022 con le Evening Sales 20/21 Shanghai to London, Christie’s instaura una connessione diretta fra Londra e Shanghai, estesa al mondo intero attraverso le tre vendite della serata dal vivo a Londra e Shanghai e in diretta streaming nelle sedi di Hong-Kong e New York.

La Shanghai Evening Sale 20th/21st Century «taglia il nastro» del nuovo spazio nell’iconico Bund One e presenta «Il Duce» (in italiano) di Jean-Michel Basquiat, un acrilico e olio su tela del 1982 (stima 13-19 milioni di dollari) accanto a «La Femme au Collier» (1908) di Kees van Dongen (3-5 milioni di dollari), e «Dormeuse (Marie-Thérèse Walter)» (1937) di Pablo Picasso, un olio e carboncino su tela proveniente dalla collezione personale di Marina Picasso (4-5 milioni di dollari), ai quali si affianca una selezione di opere degli artisti cinesi contemporanei più ricercati.

Subito dopo, la London Evening Sale 20th/21st Century propone opere che abbracciano 150 anni di pionieristica visione artistica da Lucian Freud a Flora Yukhnovich, da Franz Marc a Jadé Fadojutimi.

Si parte con l’olio su tela del 1913 di Franz Marc, «Die Füchse» (Le volpi), fra le prime opere già acquisite da un museo (il Kunstpalast Museum di Düsseldorf) a essere stata restituita agli eredi degli originari proprietari Kurt ed Else Grawi, forzati alla vendita nel 1940 dalle depredazioni naziste. Di forza esplosiva grazie al vivido gioco cromatico e dall’appuntita forma prismatica, l’opera è proposta con una stima intorno ai 35 milioni di sterline.

Straordinario il monumentale «Triptych 1986-7» (1986-87) di Francis Bacon proveniente da una collezione privata europea (35-55 milioni di sterline): proposto in asta per la prima volta, e in coincidenza con la mostra «Francis Bacon: Man and Beast», in corso fino al 17 aprile nella Royal Academy of Arts di Londra.

Nell’anno che segna il centenario della nascita dell’artista, fa il suo debutto in asta anche «Girl with Closed Eyes» (1986-87) di Lucian Freud (10-15 milioni di sterline). L’olio su tela ritrae la babysitter di famiglia Janey Longman, sdraiata su un letto nello studio dell’artista a Holland Park.

A far parte del coro di importanti opere, sono presenti fra le altre: «Le Jongleur» (1943) di Marc Chagall (7,5-10,5 milioni di sterline); «Composition» (1920) di Fernand Léger (5-7 milioni di sterline), «Dumpfes Rot» (1927) di Vasilij Kandinskij (2-3 milioni di sterline), accanto ai contemporanei Cecily Brown, con «The Girl Who Had Everything» (1998) stimato 3,5-5,7 milioni di sterline, e David Hockney, con «David Graves in a Harlequin Shirt» (1982), olio su tela in quattro parti (dimensioni totali 270,5x76 cm) stimato 3-5 milioni di sterline.

In catalogo figurano anche due italiani: Mario Schifano con «Grande Particolare» (1963), smalto, pastello e grafite su carta riportata su tela in due parti (200x200 cm), e Alighiero Boetti con «Immagine e Somiglianza» (1976), penna biro su carta, in tre parti per totali 99,4x209,7 cm (ciascuno 350-500mila sterline).

Chiude la serata la 21esima edizione della Art of the Surreal Evening Sale che presenta cinque dipinti di René Magritte, guidati da «La Lumière du Pôle» (1926-27), olio su tela stimato 5,5-7,5 milioni di sterline) e, per un altro debutto sul rostro, un lavoro surrealista di Pablo Picasso, «La Fenêtre Ouverte» (1929), autoritratto dell’artista con la sua iconica musa Marie-Thérèse Walter stimato 14-24 milioni di sterline.

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