Addio a Paolo Gioli

A Lendinara, all’età di ottant’anni, ci lascia un artista che è stato insaziabile esploratore del confine fra pittura, fotografia e cinema

Paolo Gioli
Monica Poggi |

Se ne va all’età di ottant’anni l’artista Paolo Gioli, insaziabile esploratore del confine fra pittura, fotografia e cinema. Nato a Rovigo nel 1942, dopo la frequentazione della scuola libera del nudo presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia, nel 1967 si trasferisce a New York dove si avvicina alla scena artistica d’avanguardia. Costretto a tornare in Italia per problemi legati al visto di soggiorno, nel 1970 Gioli si stabilisce a Roma.

In questo periodo inizia a sperimentare con la pellicola cinematografica realizzando cortometraggi come «Immagini disturbate da un intenso parassita» (1970) o «Secondo il mio occhio di vetro» (1972). In queste prime opere emergono già le principali chiavi di lettura per comprenderne la ricerca, caratterizzata dalla continua indagine attorno ai supporti della rappresentazione.

È nella fotografia, a cui si dedica in maniera sistematica dalla metà degli anni Settanta dopo il trasferimento a Milano, che Gioli trova però il terreno più fertile per la sua poetica. Attraverso l’uso di prassi antiche come l’impiego del foro stenopeico o la manipolazione della superficie fotosensibile con interventi di natura pittorica, Gioli ripercorre la storia di questo linguaggio a partire dalla sua radice più profonda, vale a dire l’intrinseco legame con la materia chimica di cui è composto. Alcuni dei suoi lavori più noti sono infatti dedicati alle icone della fotografia delle origini, come gli «Omaggi» dedicati a Hippolyte Bayard e Julia Margaret Cameron, realizzati a partire dal 1981 utilizzando la polaroid, da lui definita «umido incunabolo della storia moderna».

Il suo lavoro è presente in alcune delle collezioni internazionali più prestigiose, come il Centre Pompidou, l’Art Institute of Chicago e il MoMA di New York. Dall’inizio degli anni Ottanta Gioli era tornato a vivere nella propria terra d’origine, a Lendinara, dove si è spento ieri.

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