Borzoni e Guerrieri al lavoro

Le fotografie del progetto vincitore del bando Strategia Fotografia 2020 esposte nel cinquecentesco Ospitale di Rubiera

Una fotografia dalla serie «Centrali logistiche alimentari» di Michele Borzoni
Mario Ratis |  | Rubiera (Re)

Centrali logistiche che immagazzinano e distribuiscono enormi quantità di beni alimentari, e avanzate tecnologie dell’industria 4.0 nella loro interazione fisica e mentale con l’uomo. Sono le fotografie del progetto «JOBS. Nuove forme e spazi del lavoro nell’Emilia centrale» (vincitore del bando Strategia Fotografia 2020), nel cui ambito sono nate le ricerche «Centrali logistiche alimentari» di Michele Borzoni (Firenze, 1979) e «Corpi e macchine al lavoro» di William Guerrieri (Reggio Emilia, 1952), esposte fino al 9 gennaio nel cinquecentesco Ospitale di Rubiera.

Le due mostre sono presentate dall’associazione Linea di Confine per la Fotografia Contemporanea che da oltre trent’anni indaga le trasformazioni del paesaggio dell’Emilia-Romagna attraverso la fotografia. Mentre Borzoni ritrae le grandi superfici occupate dal settore agroalimentare e il loro impatto sul territorio emiliano, svelando cosa si celi dietro gli ordinati scaffali dei nostri supermercati, Guerrieri indaga il rapporto alienante e invasivo che gli operatori di aziende regionali leader, come quelle del settore automotive, hanno con i dispositivi informatici e meccanici propri dell’industria di oggi.

A Rubiera troviamo inoltre i lavori realizzati nell’ambito del laboratorio «Corpi e macchine al lavoro», il cui tema è stato declinato in focus fotografici su riders, nuovi artigiani, trasformazioni urbanistiche di ex aree industriali e confini domestici del lavoro in tempi di pandemia. 

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