Giorno per giorno nell’arte | 6 dicembre 2021

La National Gallery of Art di Washington restituisce arte Benin alla Nigeria | Il restauro di Palazzo Carignano a Torino | I 100 anni della Fondation pour la Sauvegarde de l’Art Français | I Carabinieri restituiscono una pala al Santuario di Santa Maria del Toro di Vico Equense | La giornata in 14 notizie

L’interno di Palazzo Nervi a Torino
Redazione |

La National Gallery of Art di Washington intende restituire alla Nigeria la figura Benin di un gallo. Il museo si dichiara «pronto a collaborare con le controparti» nigeriane per la riconsegna. [The Art Newspaper]

Parte la gara (pubblicata da Invitalia) per il restauro di Palazzo Carignano a Torino, per poter riaprire al pubblico l’Appartamento di mezzanotte situato al piano terra e ampliare così il percorso di visita del museo. L’importo a base d’asta è di oltre 515mila euro e riguarda la progettazione di lavori e di allestimenti museali multimediali per un valore di 2,85 milioni di euro. Il termine per presentare le offerte è fissato al 22 dicembre. [Ansa]

La Fondation pour la Sauvegarde de l’Art Français, associazione privata per la protezione delle piccole chiese e delle opere d’arte in pericolo, festeggia il primo secolo di vita. [Le Figaro]

Il 30 novembre la Fondazione Museo Archivio Richard Ginori della Manifattura di Doccia e l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze hanno siglato un accordo di collaborazione per attività comuni di ricerca, formazione, divulgazione e reciproco trasferimento di conoscenze, soprattutto nell’ambito della conservazione e del restauro. [AgCult]

Una nuova tecnologia di restauro, brevettata dall’Università di Bologna e realizzata in collaborazione con lo spagnolo Csic (Consejo Superior de Investigaciones Científicas), utilizza una soluzione che, applicata sulla superficie di interesse e irradiata con una fonte luminosa a una specifica lunghezza d’onda, permette di dissolvere i cristalli di carbonato di calcio, una delle principali cause di deterioramento degli affreschi. [Unibo Magazine]

I Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale hanno restituito al Santuario di Santa Maria del Toro di Vico Equense (Na) una pala d’altare raffigurante la «Madonna delle Grazie tra i santi Michele Arcangelo e Antonio da Padova». L’opera, attribuita a un artista della cerchia di Pietro Negroni (1505-67, pittore calabrese operante a Napoli), era stata rubata nel 1979; è stata ritrovata presso una casa d’aste fiorentina. [Napolitoday.it]

La pendola astronomica di Luigi XV conservata a Versailles, gioiello della tecnologia settecentesca firmato da Claude-Siméon Passemant, lascia provvisoriamente la Reggia per essere restaurata. [Le Figaro

«Ho un autoritratto di Leonardo Da Vinci in casa»: il collezionista foggiano Lello Santoro, che lo avrebbe ereditato nel 1984, riceve il supporto di un deputato M5S che, dopo aver chiesto un parere alla Soprintendenza senza ricevere risposta, si è rivolto direttamente a Franceschini. [la Repubblica]

La pittrice francese Françoise Gilot, una delle muse di Picasso che convisse con lui per un decennio, compie 100 anni. [Le Monde]

Lo street artist Banksy ha annunciato che metterà in vendita la matrice del disegno realizzato lo scorso marzo su un muro del carcere di Reading (era l’immagine di un detenuto che si cala per evadere con un lenzuolo). Banksy ha preso la decisione per salvare la prigione di Oscar Wilde, dove lo scrittore venne rinchiuso con l’accusa di essere omosessuale. [la Repubblica]

Il Museo Archeologico Nazionale di Matera ha indetto una gara per l’affidamento di progettazione e coordinamento dei lavori di restauro e allestimento museale. Il termine per presentare le offerte è fissato al 29 dicembre. [AgCult]

Il giornalista Iker Seisdedos intervista Marc Spiegler, direttore di Art Basel, che parla delle conseguenze della pandemia, del futuro digitale e del rapido recupero economico delle gallerie private. «Non ho ancora visto un Nft che mi emozioni tanto quanto un quadro di Francis Picabia», dice tra l’altro. [El País]

A Torino la neoassessora alla Cultura Rosanna Purchia lancia l’idea di trasformare Palazzo del Lavoro, capolavoro di Pier Luigi Nervi da anni in stato di abbandono e degrado, nel deposito dei musei torinesi. [La Stampa]

Mostre che aprono
Rivive come un’eco, una suggestione, la bellissima Biennale d’arte di Venezia diretta da Harald Szeemann del 2001 nella mostra di Marco Neri dal 5 dicembre al 27 febbraio alla Galleria d’Arte Contemporanea «Osvaldo Licini» di Ascoli Piceno. Quale autore con più «nomination» ricevute da 33 esperti, il pittore ha vinto la prima edizione del premio «Osvaldo Licini by Fainplast» di pittura italiana organizzato dall’Associazione Arte Contemporanea Picena e dall’azienda ascolana Fainplast con Alessandro Zechini come curatore. La vittoria comporta una personale nel museo che espone, con altri, l’artista di Monte Vidon Corrado (Fm) che nel 1958, l’anno della morte, aveva vinto il premio della pittura a Venezia. Forlivese del 1968, Neri propone oltre quaranta opere tra cui dodici inedite realizzate per il premio dal titolo «Corso Magenta». «Sono le facciate sintetizzate dei padiglioni della Biennale ai Giardini che l’artista già dipinse e ora ha dipinto in una nuova edizione, spiega Zechini. Il magenta è un colore primario ed era il colore della camicia di Szemann che visionava i padiglioni». La rassegna include dipinti di bandiere, altro rimando a quella Biennale dove Neri ne espose 192 sulla facciata del Padiglione centrale. «È un artista che sa coniugare figurazione e astrazione cogliendo dalla realtà la sua essenzialità», chiosa Zechini. [Stefano Miliani]

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