Giorno per giorno nell’arte | 26 novembre 2021

Affidato il primo lotto di lavori per la Basilica di San Benedetto | Terminati i restauri del Viale delle Sfingi a Luxor | 2mila metri quadrati in più per il Reina Sofía | L’Italia torna nel Comitato del Patrimonio Mondiale dell’Unesco | La giornata in 16 notizie

Un momento delle celebrazioni del 25 novembre per la riapertura del Viale delle Sfingi a Luxor
Redazione |

Il 25 novembre è stato affidato il primo lotto di lavori per la ricostruzione della Basilica di San Benedetto a Norcia (Pg), per un valore di 3,4 milioni di euro. La ditta Costruzioni Brozzi in 810 giorni dovrà eseguire le opere strutturali che renderanno possibile la ricomposizione dei volumi dell’edificio. [Ansa]

A Luxor sono terminati i lavori di restauro del Viale delle Sfingi, camminamento lungo quasi tre chilometri che ospita circa 1.200 statue. Il sito, scoperto nel 1949, apre ai visitatori dopo un lunghissimo lavoro per farlo tornare accessibile al pubblico. [The Art Newspaper]

Il Museo Reina Sofía porta a termine la riorganizzazione della sua collezione permanente dedicando a spazi espositivi anche il pianterreno dell’Edificio Sabatini: 2mila metri quadrati. [El País]

Il 25 novembre a Parigi l’Italia è tornata a far parte del Comitato del Patrimonio Mondiale dell’Unesco da cui mancava dal 2001. Il voto è avvenuto nel corso dei lavori dell’Assemblea Generale degli Stati membri della Convenzione per la protezione del Patrimonio mondiale culturale e naturale. [AgCult]

Un magnifico mosaico romano di 7x11 metri, datato dal tardo III agli inizi del IV secolo d.C., è stato scoperto in Gran Bretagna da una squadra di archeologi dell’Università di Leicester. Secondo gli esperti è «la più eccitante scoperta britannica del suo genere nell’ultimo secolo». [The Art Newspaper]

La giornalista Sarah Cascone suggerisce 16 mostre nei musei e nelle gallerie private da visitare nei giorni di Art Basel Miami Beach (29 dicembre-5 dicembre). [artnet.com]

Massimo Bray ha lasciato l’incarico di assessore alla Cultura e al Turismo della Regione Puglia. Lo ha annunciato con un post su Facebook facendo riferimento a  «indicazioni ricevute dai medici». Sarà il presidente della Regione, Michele Emiliano, ad assumere in delega l'assessorato. [Il Fatto quotidiano]

Un ciondolo d’avorio decorato, di forma ovale, realizzato con osso di mammut, risalente a 41.500 anni fa, potrebbe essere la prova più antica di un’attività di decorazione di gioielli da parte della specie umana in Europa. L’annuncio è stato dato sulla rivista «Scientific Reports» dagli scienziati dell’Istituto Max Planck di antropologia evolutiva di Lipsia e dell’Università di Bologna, che hanno datato il ciondolo, trovato nel 2010 nella grotta di Stajnia, in Polonia. [Agi]

Il Segretariato regionale per il Piemonte del Ministero della Cultura ha indetto una gara per l’appalto di progettazione, direzione lavori e coordinamento per le «opere di restauro e rifunzionalizzazione» del castello di Bruzolo (To). Le offerte dovranno essere presentate entro il 22 dicembre. Il castello (che nel suo nucleo più antico risale almeno al 1227) fu sede nel 1610 della firma del Trattato di Bruzolo, un’alleanza matrimoniale e militare tra Regno di Francia e Ducato di Savoia. [AgCult]

In occasione della 23ma edizione della Borsa Mediterranea e del Turismo Archeologico di Paestum il 26 novembre si tiene il seminario «Gli itinerari culturali del Consiglio d’Europa e il turismo archeologico sostenibile».

La Estorick Collection a Londra apre i suoi forzieri. Per la prima volta sono visibili tutti i capolavori della ricca collezione di Eric e Salome Estorick, due terzi dei quali di solito sono in deposito per lasciare spazio alle mostre temporanee. [Il Sole 24 Ore]

Il 27 e 28 novembre il Touring Club Italiano riapre tre luoghi della Milano archeologica. Sono l’Antiquarium Alda Levi (via De Amicis, 17), visitabile il 27 dalle 10 alle 14 e a seguire dal martedì al sabato con gli stessi orari; la Cripta di San Giovanni in Conca (piazza Missori), visitabile il 27 dalle 10 alle 13 e a seguire l’11 e il 18 dicembre dalle 14.30 alle 16; e la Basilica dei Santi Apostoli e Nazaro Maggiore (piazza S. Nazaro in Brolo), che sarà visitabile il 27 e 28 dalle 10.

Mostre che chiudono
Fino al 27 marzo 2022 presso il Forum del Louvre Abu Dhabi si terrà Art Here 2021, una mostra degli artisti selezionati per il Richard Mille Art Prize. Nella sua prima edizione, Cristiana de Marchi, Latifa Saeed, Mays Albaik, Mohammed Kazem, Nasser Alzayani, Tarek Al-Ghoussein e Taus Makhacheva, sono stati selezionati dalla giuria del premio dopo una call rivolta ad artisti degli Emirati Arabi Uniti. Ai partecipanti è stato chiesto di rispondere al tema di quest’anno «Memoria, tempo e territorio», affrontando questioni di memoria e appartenenza, e esplorando la geografia dell'identità attraverso le relazioni personali degli artisti con i territori. [Graziella Melania Geraci]

La Red Lab Gallery Lecce propone fino al 19 dicembre il progetto «URBILD. Gianfranco Basso/Francesca Loprieno», curato da Carmelo Cipriani, prima edizione di Red Lab Artists-in-Residence #1, ideata e promossa dalla gallerista Lucia Pezzulla per la sua nuova sede salentina. La mostra, nella sede di Red Lab Gallery a Lecce, e l’installazione, nella cappella del Palazzo Ducale di San Cesario di Lecce, restituiscono al pubblico i risultati della residenza dei due artisti chiamati a confrontarsi con i luoghi, la memoria, le origini, le tradizioni manuali e i miti ancestrali. In contemporanea ai due eventi espositivi, esce Diario di bordo, Red Lab Edizioni, ad opera del curatore Carmelo Cipriani, reportage artistico del progetto. [Graziella Melania Geraci]

Mostre che aprono
A Cividale del Friuli (Ud) apre una retrospettiva del pittore Walter Bortolossi, a partire dalle opere giovanili degli anni ’80, dagli accenti neoespressionisti: classe 1961, nato in Svizzera, formato a Venezia, Bortolossi vive e lavora a Udine. Ospitata dal 26 novembre al 30 gennaio nel complesso monastico di Santa Maria in Valle a cui è annesso il Tempietto Longobardo, la mostra comprende una quarantina di dipinti di grandi dimensioni. Si attraversa, nelle varie stanze in cui le opere sono dislocate, il panorama delle tematiche affrontate dall’artista che ha scelto dagli anni ’90 di seguire la strada figurativa per una «pittura incredibilmente strana», come ha scritto Luca Beatrice presentando il suo lavoro caratterizzato da una «bizzarria iperdecorativa». Si parte dalle sale sono dedicate ai dipinti, nel sovrapporsi di scritte e immagini, raccontano la storia della Scienza e della Filosofia, una stanza è per la Musica con i suoi protagonisti, gli organizzatori e i produttori, seguono i lavori ispirati ai disegni di Leonardo da Vinci, per arrivare alle stanze dedicate agli eventi recenti, in particolare con il ciclo dei Quattro Continenti. Un artista che costruisce complessi palinsesti, «complicati crogiuoli di diverse influenze», articolate stratificazioni di riferimenti ai motivi che lo hanno interessato. Info: cultura@cividale.net, 0432 710460. [Camilla Bertoni]

Il MaXXI Aquila diventa «phygital». Un’artista che da anni lavora sulle tecnologie online e sulla cultura hacker, Valentina Vetturi, inaugura un ciclo in cui la realtà fisica interagisce con quella digitale (e viceversa) con nuove produzioni d’autore e d’autrice: il programma si svolge a Palazzo Ardinghelli a L’Aquila e online sulla piattaforma di mostre virtuali arium.xyz la cui definizione è «Metaverse art space platform». Il via è sabato 27 novembre dalle 11 alle 19 con l’opera, inedita, «I Never Think of the Future. It Comes Soon Enough #2» e che si può seguire fino al 13 febbraio. La giornata inaugura «Performative.01 Phygital», programma curato per l’istituto da Chiara Bertini e Serena Tabacchi, direttrice del Museum of Contemporary Digital Art (MoCDA) sull’interazione tra performance e mondo digitale. A «Il Giornale dell’Arte» il direttore delle Arti visive del MaXXi Bartolomeo Pietromarchi spiega: «Indaghiamo da anni su nuove tecnologie e arte, su Arium abbiamo un museo virtuale e il MaXXI L’Aquila è anche un laboratorio di sperimentazione. Valentina Vetturi fa vivere due estensioni in un unico “paesaggio performativo” molto evocativo». A sua volta Valentina Vetturi (1979, Master of Science in Digital Currencies), dice: «Il lavoro aquilano si sviluppa tra architettura immateriale costruita su metaverso, che è un’architettura performativa e generativa, e un paesaggio sonoro composto da voci. C’è un gioco di rimandi con testi estratti “random” da un programma generativo dalla “Cypherpunk Mailing List”, che dal 1992 al 2000 era uno dei luoghi più importanti di dibattito su come abitiamo la rete tra scienziati, artisti, legislatori e attivisti come Julian Assange. Lo spettatore viene invitato a perdersi in un paesaggio di testi e forme geometriche che per me sono condensazione di pensiero». Nel 2022 «Performative.01 Phygital» proseguirà con gli artisti Miltos Manetas e Michela De Mattei. Info: maxxilaquila.art/evento/valentina-vetturi-2/; valentinavetturi.com/ [Stefano Miliani]

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