Controtempo Artissima | Luciano Galimberti

Interviste-quiz a personalità che frequentano la fiera di arte contemporanea

Luciano Galimberti
Nicolas Ballario |

La prossima edizione di Artissima si svolgerà dal 5 al 7 novembre 2021 (opening: 4 novembre) a Torino, sotto la guida di Ilaria Bonacossa. Unica fiera italiana esclusivamente dedicata all’arte contemporanea, Artissima si distingue nel panorama fieristico internazionale per la sua identità sperimentale, innovativa e sofisticata e per la proposta espositiva di alto livello.

La fiera 2021 si presenta con una formula nuova, composta da 4 sezioni presentate nel padiglione fieristico (Main Section, Dialogue/Monologue, New Entries, Art Spaces & Editions) e da 3 sezioni curate (Present Future, Back to the Future, Disegni) ospitate sia virtualmente sulla piattaforma digitale Artissima XYZ, sia fisicamente in uno spazio collettivo nel padiglione fieristico.

Ad attraversare simbolicamente le sezioni ci sarà un nuovo tema: il CONTROTEMPO, termine nato in ambito musicale e qui eletto a metafora della capacità dell’arte di battere sugli accenti deboli, trasformandoli in punti di forza e creando un contrasto con la voce dominante. L’arte in fondo ha sempre agito in un ‘controtempo emotivo e formale’ grazie a intuizioni capaci di anticipare il futuro cambiando le traiettorie di visione della realtà, scalzando i paradigmi e aprendo a interpretazioni e prospettive imprevedibili eppure imprescindibili.

Il Giornale dell’Arte ha deciso di creare un piccolo «quiz» per chi la Fiera la frequenta. Una serie di interviste a personalità dei più svariati ambiti che ci accompagneranno fino all’apertura delle porte: oggi tocca a Luciano Galimberti.

La tua bio in 10 parole
Designer, mi occupo di uno studio a 360°: architettura, comunicazione e, appunto, design. Presidente dell’Associazione per il Disegno Industrial, dalla cui esperienza ha preso vita l’ADI Design Museum. Sono più di 10… Mi perdonate?

In fiera da sola o accompagnata?
Assolutamente accompagnato, perché il dibattitto e il confronto sono belli. In genere vado con amici del mondo dell’arte e ci confrontiamo sulle diverse letture che abbiamo, a partire dalle nostre esperienze e dalle nostre storie.

Quella volta all’Oval…
Ogni volta! Per me Artissima è imprescindibile, perché senza dover fare le corse in giro per il mondo in periodi diversi, si capiscono tendenze e dinamiche del mercato, in un clima di freschezza rara.

Perché Torino è il posto giusto?
Torino è riuscita a trovare nell’arte un’identità aldilà della FIAT. Questa transizione ha posto una serie di questioni per la Città, che ha saputo individuare un futuro legato al mondo dell’arte, scoprendo una vocazione su cui costruire una continuità straordinaria di eventi. Questa Città permette sperimentazione e ricerca: gioca su questo terreno senza complessi.

Il miglior posto a Torino per il dopo fiera?
Il Museo Casa Mollino, perché offre una lettura interessante di arte e design. È una bella partenza di quel territorio che le dicevo prima.

La personalità dell’arte che ammiri di più…
Ce ne sono tanti, anche nella nostra tradizione, ed è difficilissimo scegliere. Potrei citare Burri e Fontana, ma se mi costringete a un nome solo dico Manzoni, che in pochissimi anni di vita ha concentrato una serie di questioni imprescindibili in opere straordinarie.

L’opera dei tuoi sogni?
Guernica.

L’arte è controtempo perché…
Perché altrimenti sarebbe marketing. L’arte ha la libertà, o forse addirittura il ruolo anche se questo è un argomento difficile da affrontare, di guardare alla vita e alla contemporaneità con occhi eccentrici. L’arte è controtempo perché scardina, rimbalza il ritmo e propone punti di vista diversi.

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