Giorno per giorno nell'arte | 25 ottobre 2021

Articolo-denuncia di Salvatore Settis sul problema delle biblioteche ancora chiuse nonostante la ripresa post Covid | All'incanto il Casino dell'Aurora. Base d'asta: mezzo miliardo | Il Benin spinge per le restituzioni dalla Francia | La giornata in 14 notizie

«Hardship of Life» («La difficoltà della vita»), particolare dello scatto di Mehmet Aslan che ha vinto l'edizione 2021 del Sipa
Redazione |

«Non si uccidono così anche le biblioteche?». Questo il titolo di un articolo-denuncia di Salvatore Settis contro la chiusura delle biblioteche. Settis prende ad esempio il caso della Biblioteca Universitaria di Pisa (700mila volumi), che è chiusa dal 2012. Allora fu dichiarata inagibile per lesioni al quattrocentesco Collegio della Sapienza che la ospita, attribuite al terremoto in Emilia di pochi giorni prima; quando, nel 2018, il complesso ha riaperto dopo i restauri, la Biblioteca è rimasta chiusa. [La Stampa]

Va all’asta il Casino dell’Aurora, dependance e unica parte rimasta della dimora della famiglia Ludovisi demolita nel 1885. Descritto nella documentazione dell'asta come «incastonato con il suo parco tra via Vittorio Veneto, porta Pinciana e Villa Borghese, in una delle zone più eleganti di Roma», conserva diverse sale affrescate dal Guercino e l'unica pittura murale conosciuta del Caravaggio. La base d’asta è di mezzo miliardo di euro. Per presentare le offerte c’è tempo fino al 17 gennaio. [la Repubblica]

Il Benin spinge per la «totale restituzione» dei manufatti africani da parte della Francia, proprio nei giorni di apertura, al Musée du Quai Branly, della mostra d’addio a 26 oggetti razziati prima della loro restituzione al Paese africano, che ora però non si accontenta di questa soluzione parziale. [The Art Newspaper]

Il dibattito «coloniale» arriva in Spagna a toccare i musei: i centri d’arte affrontano la scomoda materia della «Conquista» con cautela, coscienti che la questione sta assumendo i toni di un campo minato nell'attuale dibattito politico. [El País]

Il 23 ottobre si è tenuta la cerimonia di attribuzione della 23ma edizione del Premio Rotondi (intitolato a Pasquale Rotondi, celebre «Monument Man» italiano). Il premio è stato assegnato quest’anno al restauratore Gianluigi Colalucci (alla memoria), allo scultore tedesco Gunter Demnig, autore dei cosiddetti «Stolpersteine» («Pietre d’inciampo»), a Walter Pirolo, operaio carpentiere della Basilica di San Marco a Venezia («simbolo delle maestranze che da secoli curano la manutenzione di straordinari tesori d’arte»), all’ex direttore del Palazzo Ducale di Urbino e del Polo Museale delle Marche Peter Aufreiter, allo scultore e titolare di una bottega d’arte Umberto Corsucci, al Consorzio ReLUIS (Consorzio della Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica e Strutturale), al giornalista e scrittore Vittorio Emiliani, all’artista, scrittore e regista Carlo Simoni e all’architetto Andrea Alberti (per molti anni funzionario responsabile del patrimonio architettonico di Ferrara). [Ansa]

Una fotografia scattata dal turco Mehmet Aslan nel campo profughi di Hatay in Turchia ha vinto l’edizione 2021 del Sipa (Siena International Photo Awards). Lo scatto, che si intitola «Hardship of Life» («La difficoltà della vita»), raffigura un uomo senza una gamba, appoggiato su una stampella, mentre alza verso il cielo, sorridendo, suo figlio nato senza gli arti inferiori e superiori, che gli sorride in risposta. [Corriere della Sera]

Il 25 ottobre si presenta a Milano, a Casa Fornasetti, il rapporto annuale di Fondazione Symbola, che getta uno sguardo sulla cultura e sulla creatività nel contesto dell’economia italiana e sull’identità trainante del Made in Italy. [Il Sole 24 Ore]

Mentre i confini della Cina vengono chiusi ai visitatori stranieri a causa della pandemia, il turismo locale affolla i siti storici al punto che si pone la questione dell'impatto di questo afflusso sulla conservazione dei monumenti. [The Art Newspaper]

Tra le famiglie eredi della dinastia Agnelli una battaglia legale contrappone i quattro fratelli de Pahlen contro i tre fratelli Elkann, tutti figli di Margherita Agnelli. La controversia riguarda anche alcune opere d’arte. Dalla casa di Roma, da Villar Perosa (To) e da Villa Frescot di Torino mancherebbero quadri di Giacomo Balla («La scala degli addii»), Giorgio de Chirico («Mistero e malinconia di una strada»), Claude Monet («Glaçons, Effet blanc»), Jean-Léon Gérôme («Pho Xai»), due Francis Bacon («Study for a Pope», III e IV) e vari altri oggetti d’arte di enorme pregio. Secondo gli avvocati di John Elkann alcuni dipinti sarebbero stati venduti tanti anni fa dal nonno, mentre gli altri non sarebbero stati di Gianni Agnelli, bensì della moglie Marella e comunque ci sarebbero tutti gli elementi che «smentiscono l’appartenenza dei beni alla Successione Agnelli». [Corriere della Sera]

Ventiquattro le città che hanno presentato il dossier di candidatura all’elezione di Capitale Italiana della Cultura 2024. Sono: Saluzzo (Cn), Sestri Levante (Ge), Asolo (Tv), Chioggia (Ve), Cittadella (Pd), Vicenza, Ala (Tn), Pordenone, Grosseto, Unione Comuni Montani Amiata Grossetana (Gr), Viareggio (Lu), Vinci (Fi), Ascoli Piceno, Pesaro, Gioia dei Marsi (Aq), Unione Comuni Paestum-Alto Cilento (Sa), Conversano (Ba), Mesagne (Br), Aliano (Mt), Capistrano (Vv), Diamante (Cs), Burgio (Ag), Siracusa, La Maddalena (Ss). Entro il 18 gennaio 2022 una giuria composta da sette esperti esaminerà le candidature e selezionerà i 10 progetti finalisti. Entro il 15 marzo proporrà al Ministro della Cultura la candidatura più idonea. [AgCult]

11 opere di Pablo Picasso, già di proprietà del magnate e megacollezionista d’arte Steve Wynn, sono state vendute il 23 ottobre in asta da Sotheby’s all’MGM Bellagio Resort di Las Vegas, già di proprietà dello stesso Wynn. Le opere hanno fruttato un incasso di 108 milioni di dollari. [ArtNews]

Un collezionista privato americano ha pagato 5,5 milioni di euro per aggiudicarsi Big John, il più grande fossile di triceratopo scoperto finora, in un’asta tenuta a Parigi dal commissaire-priseur Alexandre Giquello. Il prezzo di partenza era 1,5 milioni di euro. [La Stampa]

Jacopo della Quercia dalla Valnerina terremotata. Palazzo Baldeschi a Perugia espone al pubblico dal 23 ottobre due sculture e una tavola provenienti da edifici della Valnerina inagibili per il terremoto del 2016: sono la toccante «Vergine Annunciata» di Jacopo della Quercia dal Museo della Castellina a Norcia (Pg), una «Madonna con Bambino» di ignoto dalla chiesa di San Michele Arcangelo a Savelli (una frazione di Norcia) e l’«Annunciazione» dipinta da Giovanni del Biondo e proveniente dalla chiesa dell’Annunziata a Poggio di Croce presso Preci (Pg). Le opere resteranno nel palazzo della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia grazie alla Fondazione CariPerugia Arte finché i tre edifici non riapriranno e, quindi, a lungo. [Stefano Miliani]

Un libro di Esther Peñas pubblicato recentemente in Spagna rivisita il mito delle Amazzoni alla luce del femminismo contemporaneo. [El País]

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