Letti in un soffio

Brevi suggerimenti di lettura

«Capriccio architettonico», 1728, di Filippo Juvarra. Torino, Palazzo Madama
Franco Monetti |

Una scelta tra le ultime proposte editoriali in campo artistico.


Pensieri e opere fatti da me
Il complesso degli album che formano il Corpus Juvarrianum fu acquistato sul mercato antiquario tra il 1762 e il 1763 da Giuseppe Pasini, prefetto della Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino. L’intento era di offrire a docenti e studenti un fondo importante di disegni e incisioni del grande architetto Filippo Juvarra. A questo primo nucleo si aggiunse il dono nel 1857 di un altro volume espressamente ideato da Juvarra: «Pensieri diversi per studio d’architettura fatti da me D. Filippo Juvarra a 9 luglio 1707 in Roma». Il volume si inserisce nelle celebrazioni dei trecento anni di fondazione della Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino. Il fondamentale Corpus viene presentato in questo volume nella sua compiutezza per la prima volta, con aggiornamenti critici. Una selezionata serie di saggi è abbinata alla pubblicazione dell’intero repertorio degli album; mettono in luce la ricchezza della figura dell’architetto, all’interno del milieu culturale del tempo, con le sue evidenti valenze nel panorama torinese ed europeo.

Filippo Juvarra. Regista di Corti e Capitali. Dalla Sicilia al Piemonte all’Europa,
a cura di Franca Porticelli, Costanza Roggero, Chiara Devoti, Gustavo Mola di Nomaglio, 487 pp., ill. col. e b/n, Centro Studi Piemontesi, Torino 2020, € 55


Il Pollino miniatore giustiziato per omicidio
Cesare Franchi detto il Pollino, nasce a Perugia intorno al 1555 e muore nel 1595, giustiziato per omicidio, dopo che una richiesta di grazia inoltrata a Roma da parte di tutti i miniatori di Perugia nel febbraio del 1595 venne respinta. Il volume è la prima monografia con il catalogo completo delle miniature dedicata alla personalità originale e ancora molto misteriosa di questo miniatore perugino. I diversi saggi che lo compongono sono di Giovanna Sapori, Laura Teza, Elena De Laurentiis, Simonetta Prosperi Valenti Rodinò. In essi sono studiati i suoi disegni e le sue miniature all’interno del contemporaneo ambiente artistico, soprattutto di Perugia e Roma. Vengono anche pubblicate le notizie emerse dalle nuove indagini archivistiche di Livia Nocchi e Francesco Piagnani. Il talento espresso dal Pollino nel corpus delle sue opere di miniatura lo pongono al di sopra di qualsiasi altro miniaturista del suo tempo. Un libro che apre pertanto a nuove e importanti conoscenze nel campo della miniatura.

Cesare Franchi detto il Pollino Miniatore (Perugia 1555 ca-1595),
a cura di Duccio K. Marignoli, 270 pp., ill. col. e b/n, Artemide, Roma 2020, € 40


I 117 artisti «criticati» da Emilio Praga
Emilio Praga è noto soprattutto come poeta, narratore, drammaturgo, librettista e pittore. Ma fu anche profondo e significativo critico d’arte. Il volume nasce dall’intento di riordinare in edizione critica le cronache d’arte di Praga distribuite tra 1864 e 1871 su periodici ormai quasi introvabili. Ne riemerge un Praga inedito in tutta la sua grandezza di critico. Opera, questa, condotta con pazienza e precisione critica veramente encomiabile e meritoria da Daniela Tonolini. Vi sono anche 470 pagine di note dedicate alla ricostruzione di biografie, carriere e dipinti di 117 artisti richiamati di volta in volta da Praga. Il lavoro ha consentito, tra l’altro, numerose correzioni di diversa portata e rinvenimenti in archivi ecclesiastici e giornaletti di provincia di autori dimenticati; con la consultazione di più di 200 giornali e opuscoli italiani e stranieri, di tutti i cataloghi braidensi e milanesi. La ricchezza delle fonti presentate nel denso volume è elencata in un siglario di 80 pagine organizzato come bibliografia a servizio degli studiosi.

Emilio Praga. Di sala in sala. Cronache d’arte (1864-1871),
a cura di Daniela Tonolini, 700 pp., Nino Aragno, Torino 2021, € 35


Paggi e paggerie nelle corti italiane
Il tema del volume è studiato per più di tre secoli nelle principali corti d’Italia: Torino, Napoli, Firenze. Con una chiara predominanza per Torino: ben sei capitoli su dieci. La figura del paggio risulta aver avuto un ruolo non marginale durante soprattutto l’antico regime. Quale era il suo autentico profilo, aldilà delle immagini costruite da letterati e musicisti? È il tentativo che si è proposto il volume diretto da Andrea Merlotti. Attraverso il variegato servizio a corte, i paggi imparavano anche ad apprendere l’arte del comando; lo stesso sovrano si faceva carico della loro educazione. Le paggerie nelle corti, non solo italiane ma di tutta Europa, rivestirono una importante funzione e furono sicuramente un punto di comunicazione, nei suoi diversi aspetti, di indubbio interesse. Un libro originale e apripista di ulteriori possibili studi.

Paggi e paggerie nelle corti italiane. Educare all’arte del comando,
a cura di Andrea Merlotti, 297 pp., ill. col. e b/n, Leo S. Olschki, Calenzano (Fi) 2021, € 32


Ciascuno ha il suo Piero personale
Guido Ugolini raccoglie quarant’anni di sue riflessioni su opere di Piero della Francesca; il volume le rende al lettore in forma unitaria; si sofferma sulla Pala dei Montefeltro, su Piero della Francesca alla corte di Sigismondo Pandolfo Malatesta e sulla incompiuta «Natività» della National Gallery di Londra; quest’ultimo studio qui pubblicato per la prima volta. Le singole riflessioni partono sempre da una precisa visione religiosa delle opere considerate e da una conoscenza profonda delle opere del grande pittore; opere non solo devozionali, scrive l’autore, ma decisamente politiche nel senso più ampio del termine. Sicuramente una lettura ricca di spunti innovativi su Piero della Francesca e sul suo tempo.

Il mio Piero,
di Guido Ugolini, 339 pp., ill. col. e b/n, Diocesi di Fano Fossombrone Cagli Pergola, Colli al Metauro 2021, s.i.p.

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