A Marino veneravano il dio iranico Mitra

In una cisterna tardo repubblicana o augustea nel II secolo d.C. venne creato un mitreo

Un particolare della decorazione ad affresco nel Mitreo di Marino (Rm)
Arianna Antoniutti |  | Marino

Il Mitreo di Marino, al termine di un complesso progetto di riqualificazione, allestimento museale e valorizzazione iniziato nel 2017, è finalmente visibile al pubblico. Il luogo di culto misterico, dedicato al dio iranico Mitra, ospita una straordinaria e assai rara decorazione ad affresco, affine, per tipologia, alle pitture del Mitreo di Palazzo Barberini a Roma e del Mitreo di Santa Maria Capua Vetere.

Su di una cisterna di età tardo repubblicana o augustea, intorno alla metà del II secolo d.C., venne creata la struttura di culto ipogea, caratterizzata dai banconi laterali destinati agli adepti e dall’affresco con Mitra, nell’atto di sacrificare il toro, sulla parete di fondo.

Scoperto nel 1962, l’ambiente, scavato nella roccia di peperino, è caratterizzato da infiltrazioni d’acqua e da una percentuale di umidità del 100%: questa la prima criticità che il Comune di Marino, con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma e la provincia di Rieti, hanno dovuto affrontare, al fine di rendere agibile il luogo e mettere in sicurezza i preziosi affreschi.

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