Il giardino celeste di Snøhetta

Lo studio di architettura norvegese firma l'ampliamento sotterraneo del museo Ordrupgaard in Danimarca

Le sale del museo con soffitti a cassettoni in rovere sbiancato e pareti verde chiaro
Albert Ehrnrooth |  | Charlottenlund

Situato in un tranquillo parco a nord di Copenaghen, Ordrupgaard è stato costruito nel 1918 come residenza di campagna del magnate delle assicurazioni e collezionista d’arte danese Wilhelm Hansen. La villa e la sua collezione di dipinti impressionisti francesi e danesi della cosiddetta Età dell’oro vennero lasciate allo Stato dalla vedova, Henny, e furono inaugurate come museo nel 1953. Fino ad ora, tuttavia, circa il 40% delle opere è rimasto in deposito.

Dopo quattro anni di lavori, lo spazio a disposizione finalmente è aumentato grazie al nuovo ampliamento sotterraneo di 1.800 metri quadrati definito «Himmelhaven» (giardino celeste), progettato dallo studio di architettura norvegese Snøhetta, che aggiunge cinque nuovi ambienti e quasi raddoppia la superficie espositiva del museo.

L’edificio è immerso nel parco, lasciando visibili oltre il suolo solo le forme scultoree del tetto, e tre delle gallerie sono ora occupate dall’intera collezione francese di Hansen (circa 150 opere). «In un certo senso, le nuove gallerie parafrasano le tre vecchie che Hansen ha costruito nella dependance accanto alla sua casa e poi ha aperto al pubblico nel 1918», afferma la direttrice Anne-Birgitte Fonsmark.

Ma i sistemi di climatizzazione, illuminazione e sicurezza dell’Himmelhaven sono in linea con i più alti standard museali: «Abbiamo un’impressionante collezione di disegni e grafiche francesi che sono sempre stati conservati in deposito, perché le condizioni di illuminazione del vecchio edificio non erano adeguate», spiega Fonsmark. Ora sono in mostra permanente alcuni pastelli raramente visti, tra cui importanti opere di Degas, Manet e Renoir.

Le nuove gallerie sotterranee sono prive di luce naturale, ma appaiono luminose con soffitti a cassettoni in rovere sbiancato e pareti verde chiaro. Il design di Snøhetta crea anche un collegamento senza soluzione di continuità tra la casa museo originale, il padiglione in cemento nel giardino (realizzato nel 2005 per le mostre temporanee su progetto di Zaha Hadid) e due nuove gallerie espositive. Sebbene di proprietà statale, il museo ha raccolto l’intero budget di quasi 18 milioni di euro da fondazioni e donatori privati (8,5 dall’AP Møller Fonden).

© Riproduzione riservata Le forme scultoree del tetto, unica parte visibile dell'ala sotterranea dall'esterno