Le allusioni di Mollino

Il Museo del Design Italiano Triennale Milano durante la Milano Design Week

 La Triennale di Milano © Gianluca Di Ioia, Cortesia della Triennale di Milano
Carla Cerutti |  | Milano

Il Museo del Design Italiano Triennale Milano, recentemente rinnovato con un ricco apparato di approfondimenti e importanti acquisizioni, ospiterà due mostre per la Milano Design Week 2021. Una è «Carlo Mollino. Allusioni Iperformali», dal 3 settembre al 7 novembre, a cura di Marco Sammicheli. Saranno esposti per la prima volta gli arredi di Casa Albonico, che la Direzione Regionale Musei della Lombardia ha affidato in comodato a Triennale Milano e che fanno parte di un progetto realizzato dall’architetto torinese nel 1944-46 con l’ausilio della ditta artigiana Apelli e Varesio.

Verranno anche esposti i disegni originali dall’archivio del Politecnico di Torino, corrispondenze, documenti e libri dall’archivio di Triennale e da archivi privati. Pezzi unici, gli arredi di Casa Albonico sono l’esempio perfetto della predilezione di Mollino per un approccio artigianale, coadiuvato dalle capacità costruttive di Apelli e Varesio. La loro presentazione aiuta a ricostruire il percorso formativo di Mollino e alcuni suoi legami con l’ultimo Futurismo, oltre ad avviarne il restauro condiviso con la Soprintendenza e un progetto di ricerca per ricostruirne genesi e sviluppo. Come documenterà il catalogo Electa, la ricerca approfondirà alcuni aspetti della figura di Mollino offuscati dalla sua vicinanza al movimento surrealista e da alcune attitudini e passioni personali.

Dal 3 al 12 settembre, il Museo ospiterà inoltre una mostra sulla storia del «Salone del Mobile di Milano», a cura di Mario Piazza, ripercorrendo le produzioni culturali più significative di una delle manifestazioni fieristiche cui Milano è più legata. Artigianato e industria, made in Italy e filosofie dell’abitare, mobili, luoghi e persone abiteranno gli spazi della curva al primo piano del Palazzo dell’Arte. Dal 1961 la città è teatro di un’intensa attività di mostre, spettacoli, performance, installazioni, campagne di comunicazione e pubblicazioni che hanno accompagnato il Salone e costruito legami profondi con la comunità del design internazionale e quella più vasta milanese.

Un’occasione per passare in rassegna prodotti, allestimenti, video, fotografie, sceneggiature e documenti di almeno quattro generazioni di creativi prestati al design, alla sua rappresentazione, alla cultura del progetto e alle sue influenze negli stili di vita. Un calendario di eventi e public program, a cura di Damiano Gullì in collaborazione con il comitato scientifico del Museo del Design Italiano, affiancherà l’esposizione. Inoltre, fino al 12 settembre, sarà ancora possibile visitare la mostra dedicata all’architetto e designer milanese Vico Magistretti (1920-2006).

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