Ecco svelata la Madonna del Velo

Una mostra intorno alla vasta fama della Madonna di Loreto di Raffaello

«Madonna del Velo con tre arcangeli» (1531-32 ca), di Raffaellino del Colle (particolare), Urbania, Museo Diocesano Leonardi
Stefano Miliani |  | Loreto (An)

Ha il sapore di un’avventura dal finale ancora aperto quanto rievoca il Museo Pontificio Santa Casa di Loreto con la mostra «La Madonna di Loreto di Raffaello. Storia avventurosa e successo di un’opera», in calendario dal 14 luglio al 18 ottobre dopo i rinvii per la pandemia. Con versioni cinquecentesche dell’originale (come quella da Urbania di Raffaellino del Colle), narrazioni virtuali e interattive, Fabrizio Biferali, del Reparto per l’Arte dei secoli XV-XVI dei Musei Vaticani, e il direttore scientifico dell’istituto lauretano Vito Punzi riepilogano la vastissima fama, anche di popolo, goduta fin dal Cinquecento dalla «Madonna del Velo» o «Madonna di Loreto» di Raffaello, tanto da avere oltre cento copie.

I due studiosi ricostruiscono puntualmente anche quanto accaduto a una pregevole replica della bottega del Sanzio: donata al santuario lauretano nel 1717, nel 1797 arrivò a Roma nel palazzo del duca Luigi Braschi Onesti; nel 1798 i francesi la confiscarono e nel 1801 era a Parigi; nel 1820 il dipinto fu trasferito nella Chiesa di Saint-Michel a Morangis dove l’ultima notizia che lo riguarda è del 1890. L’originale di Raffaello è al Musée Condé di Chantilly.

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