In compagnia di Enea

La «Rotta di Enea» è stata ufficialmente inserita dal Consiglio d’Europa tra i suoi itinerari culturali

L'itinerario della «Rotta di Enea»
Giuseppe Mancini |

La «Rotta di Enea» è stata ufficialmente inserita dal Consiglio d’Europa tra i suoi itinerari culturali: percorsi fisici, ma anche reti tra più Stati per la promozione e il turismo sostenibili.

Sono in tutto 45: 8 hanno base in Italia, 28 la attraversano. Quello che prende il nome di Enea ricalca il percorso dell’eroe in fuga da Troia e tocca 5 Paesi (Turchia, Grecia, Albania, Tunisia e Italia) in 21 tappe.

Un itinerario virgiliano: parte da Troia, dove dal 2018 è aperto uno straordinario museo, appena fuori dagli scavi archeologici, prosegue per il parco nazionale del monte Ida e Antandros sulla costa da dove Enea prese il mare; poi l’isola di Delos e Pergamea a Creta, Butrinto in Albania, Crotone e la Sicilia, Cartagine della regina Didone.

Infine di nuovo l’Italia, la più ricca di mete, come Palinuro e Gaeta. Fino a Lavinium, sul Tirreno, dove Enea incontrò e sposò Lavinia figlia di Turno: unione che diede origine a Roma. Il progetto è curato dall’Associazione Rotta di Enea con sede a Roma e coinvolge attori pubblici e privati, persino hotel e tour operator.

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