Il Paradise Museum dell’architetto universale

Maurizio de Caro progetta un museo di Joseph Beuys nella tenuta di Lucrezia de Domizio Durini dove l'artista ha soggiornato più volte tra il 1972 e il 1985

Joseph Beuys, «Difesa della natura», 1984
Maria Letizia Paiato |  | Bolognano (Pe)

Il centenario della nascita di Joseph Beuys (Krefeld, Germania, 12 maggio 1921) è celebrato a Bolognano (Pe), nella tenuta di Lucrezia de Domizio Durini, con l’apertura del Paradise Museum Joseph Beyus, progettato dall’architetto Maurizio De Caro. «Ogni uomo è artista», «La Rivoluzione siamo noi», «Kunst=Capital» e «Difesa della Natura» sono i principali slogan dell’artista, personalità tra le più innovative, influenti e complesse della seconda metà del Novecento.

Il Paradise Museum riprende la mostra di Barcellona del 1993 dedicata alla «Difesa della Natura». De Caro, esperto del pensiero beuysiano dagli anni Novanta, fa riferimento all’agire dell’artista, sociale, politico, antropologico e concettuale, connettendosi alla definizione di architetto universale data dalla De Domizio Durini, cui si deve la sua venuta in Italia e l’esperienza di Bolognano maturata nel 1972-85.

Il Paradise Museum dialoga con l’Ipogeo disegnato dalla baronessa. È uno spazio polifunzionale coerente allo spirito didattico ispiratore di molte azioni di Beuys, un luogo unico dove realtà e utopia convivono e dove si esprimono i valori umani e creativi in cui credeva l’artista tedesco. Il museo è anche sede della collezione Durini.

Per l’apertura del Paradise Museum alcuni disegni nell’ipogeo raccontano Beuys e il suo impegno nei confronti del mondo. Da segnalare infine l’ultimo libro di Lucrezia De Domizio Durini, Vergogna e verità (288 pp., ill., Mondadori Electa, Milano 2021, € 19,90), dove critica la contemporaneità e auspica una riscoperta di valori etici e morali.

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