Dallo stagno di Monet alla piscina di Hockney

A New York Sotheby's punta su Basquiat per l'asta del 12 maggio

«Versus Medici» (1982) di Jean-Michel Basquiat (particolare; stima 29-41,5 milioni di euro). © Sotheby’s/ArtDigital Studio
Elena Correggia |  | New York

È una tela di dimensioni monumentali (101x200cm ca) quella che coinvolge lo spettatore immergendolo nell’esperienza sensoriale vissuta da Monet nel suo amato giardino domestico a Giverny. «Le Bassin aux Nymphéas», all’incanto con una valutazione intorno ai 33,3 milioni di euro, è fra i top lot dell’asta serale di Arte impressionista e moderna di Sotheby’s a New York il 12 maggio.

Già nella collezione del produttore americano Ray Stark, il dipinto, datato 1917-19, fa parte della serie di lavori «Grandes Décorations» sul tema delle ninfee, di cui esemplari sono esposti al Musée de l’Orangérie di Parigi e al MoMA di New York. La radicalizzazione nella resa astratta dello stagno delle ninfee, e dei riflessi cangianti dell’acqua in particolare, testimoniano l’importanza della tarda produzione di Monet per l’ispirazione della successiva generazione di espressionisti astratti.

Nella stessa asta sono proposti anche una tarda natura morta di Cézanne (21-29 milioni), che pur mantenendo un’armonia classica e un tocco pittorico delicato colpisce per l’estrema modernità del taglio e del focus esclusivo sull’oggetto, anticipatore della sensibilità delle avanguardie, e infine una «Ballerina» di Degas (8,3-12,5 milioni), che è stata custodita nel Museum of Fine Arts di Boston per quasi 70 anni. Si tratta di un pastello che rivela la padronanza della tecnica da parte del pittore e l’efficacia dell’inusuale prospettiva che annulla le distanze, anche emotive, dalla protagonista colta sulla scena.

A salire sul palco dell’arte, lo stesso giorno, sempre da Sotheby’s New York, è anche il contemporaneo che vede i riflettori puntati su «Versus Medici», un iconico lavoro di ampio formato realizzato nel 1982 da un Jean-Michel Basquiat ventiduenne, dopo un suo viaggio decisivo in Italia (29-41,5 milioni). Un dipinto che, se da una parte dimostra la profonda conoscenza della storia dell’arte occidentale da parte dell’artista, dall’altra segna anche la sua volontà di sfidare e sovvertire una certa concezione dell’arte, ponendosi come l’erede degli antichi maestri rinascimentali attraverso un rivoluzionario linguaggio visivo.

Agli anni Ottanta del secolo scorso appartengono anche alcuni importanti dipinti provenienti dalla raccolta di Morris e Rita Pynoos, appassionati collezionisti e mecenati innovativi che strinsero amicizia con figure come Willem de Kooning, Louise Nevelson e David Hockney. Fra le opere in asta di quest’ultimo spicca un grande olio su tela «Autoritratto in terrazza» del 1984 (6,6-10 milioni), che ripropone l’immagine della piscina, ricorrente nei lavori di Hockney, e ritrae un duplice volto dell’artista, a simboleggiare un momento di difficile scelta sulla propria vita professionale e privata per la separazione da Gregory Evans, suo assistente e modello. L’intensa giornata di incanti contempla da Sotheby’s anche una vendita a parte per la dispersione dei capolavori di arte del dopoguerra della collezionista e filantropa texana Anne Marion.

Discendente di una famiglia di possidenti terrieri e allevatori, proprietari di uno dei più importanti ranch del Texas, Anne Marion fu sostenitrice di numerosi musei insieme con il marito John, ex presidente di Sotheby’s, e dai più definita dallo «sguardo attento e capace di scegliere i migliori sia che si trattasse di arte, cavalli o affari». La sua collezione, valutata complessivamente intorno ai 125 milioni, vede spiccare un olio su tela di Clifford Still, «Ph-125 (1948-No.1)», stimato 21-29 milioni, un’opera chiave per la nascita del movimento espressionista astratto, ed «Elvis 2 Times» del ’63 (16,6-25 milioni), uno dei più famosi ritratti del re del rock’n’roll eseguiti da Warhol.

Elvis veste i panni di un ideale cowboy, ruolo che ricoprì in tre film western e che colpì senza dubbio l’immaginazione del re della Pop art così come quella della collezionista. Da segnalare infine «Girl with Beach Ball II», importante opera del periodo surrealista di Roy Lichtenstein (10-15 milioni), che fa il paio con «Girl with Beach Ball III» della National Gallery of Art di Washington. La vasta collezione di Anne Marion comprende anche altri generi, fra cui i dipinti antichi e alcune opere sono proposte all’interno dell’asta di «Master paintings» organizzata il 20 maggio da Sotheby’s. In particolare sono presenti due dipinti seicenteschi accomunati dal soggetto ritratto, ovvero una serie di uccelli dal sontuoso piumaggio, resi con dovizia naturalistica: un’opera è dell’olandese Melchoir de Hondecoeter (166-250mila) e l’altra dell’ungherese Jacob Bogdany (208-291mila).

© Riproduzione riservata «Le Bassin aux nymphéas» (1917-19) di Claude Monet (stima 33,3 milioni di euro circa). © Sotheby’s/ArtDigital Studio «Self-Portrait on the Terrace» (1984) di David Hockney (stima 6,6-10 milioni di euro).  © Sotheby’s/ArtDigital Studio
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