In dialogo con Michelangelo

Nuovo percorso espositivo per la Galleria dell’Accademia

Una veduta dell'allestimento della Galleria dell'Accademia a Firenze. © Massimo Sestini
Laura Lombardi |  | Firenze

La Galleria dell’Accademia ha riaperto il 6 maggio con un nuovo percorso espositivo, tappa di un’operazione definita dalla direttrice Cecile Hollberg «ciclopica», che comporta un diverso allestimento durante il periodo dei cantieri che interessano la Gipsoteca, la Sala del Colosso, le sale Bizantine e il primo piano.

Al museo si accede dalla sezione degli Strumenti Musicali, che ospita la collezione del Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze (circa 50 strumenti musicali provenienti dalle collezioni private dei granduchi di Toscana, i Medici e i Lorena) e alcuni dipinti di temi musicali: questa parte è stata collegata direttamente, tramite un varco, alle sale delle mostre temporanee dove troviamo esposti i dipinti del Rinascimento (tra cui ad esempio la «Tebaide» di Paolo Uccello), provenienti dalla Sala del Colosso.

Da qui si prosegue all’allestimento (immortalato dalle fotografie donate alla Galleria da Massimo Sestini), della Tribuna e del corridoio dei «Prigioni», dove alle opere di Michelangelo sono affiancate le sculture in gesso di Lorenzo Bartolini, uno dei più importanti artisti italiani a cavallo fra il Sette e l’Ottocento, ritratto anche da Ingres.

Alcuni pezzi di quella collezione, circa 450 conservati nella Gipsoteca del museo, di solito poco visibili perché posti su mensole in alto, sono ora resi più frubili, raggruppati per aree tematiche, in un arrischiato ma «accattivante», come osserva la direttrice, dialogo con i capolavori michelangioleschi. Intanto a luglio termineranno i grandi lavori sull’impiantistica e ci sarà finalmente un nuovo impianto di climatizzazione.

© Riproduzione riservata Una veduta dell'allestimento della Galleria dell'Accademia a Firenze. © Massimo Sestini Una veduta dell'allestimento della Galleria dell'Accademia a Firenze. © Massimo Sestini
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