Bravissimo a fare i castelli di sabbia

I Sandscapes di Costantino Nivola nel Magazzino Italian Art

«Nivola with Pietro, East Hampton», estate 1948. Foto Ben Schulz. Cortesia Fondazione Nivola.
Viviana Bucarelli |  | Cold Spring

Costantino e Ruth Nivola dopo esser fuggiti dall’Italia delle persecuzioni fasciste e dell’orrore delle leggi razziali del 1938 (lui era membro di «Giustizia e Libertà»; lei proveniva da una famiglia tedesco-russa ebrea) erano felicemente approdati a New York prima dello scoppio della seconda guerra mondiale. Si erano sistemati nel Village dove Nivola divideva lo studio con Le Corbusier e dopo qualche anno si erano trasferiti a Springs, vicino a East Hampton, a poche ore dalla città.

Lì avevano come vicini di casa Jackson Pollock e Lee Krasner e quasi ogni sera si ritrovavano la casa piena di amici, tra cui Saul Steinberg e sua moglie Hedda Stern, Le Corbusier, che dipinse un murale a casa loro e Alexander Calder al quale, ricordava Ruth qualche anno fa, «piaceva tanto ballare». In quella casa vicino alla spiaggia, ancora di proprietà della famiglia, in un’estate di fine anni ’40, mentre giocava con i figli Pietro e Claire, Nivola sviluppò la tecnica del «sandcasting».

Era bravissimo a fare i castelli di sabbia, ricorda Pietro: «Amava creare sculture con la sabbia bagnata. Poi un giorno si chiese che cosa sarebbe successo se vi avesse versato del gesso liquido». Nivola continuò a elaborare la sua idea di base, dipinse le sculture di vari colori e nacque una nuova tecnica. Sostituendo il gesso con il cemento realizzò, sulla base del metodo del sandcasting, alcune tra le sue opere più prestigiose, tra cui lo showroom di Olivetti della Fifth Avenue di New York.

Ora, dall’8 maggio al 10 gennaio, Magazzino Italian Art, il museo di Cold Spring inaugurato nel 2017 dai collezionisti Nancy Olnick e Giorgio Spanu, propone la mostra «Nivola: Sandscapes» che comprende opere finora raramente esposte, oltre alle maquette e ai progetti per alcune tra le più importanti grandi commissioni di arte pubblica come quella per il Bridgeport Post, il Bolling Federal Building a Kansas City, o la Janesville Gazette.

© Riproduzione riservata Con il cane Rudy durante una pausa di lavoro, East Hampton, anni Sessanta. Foto Dan Weiner, archivio Nivola. Cortesia Fondazione Nivola «Senza titolo (Studio per lo showroom Olivetti, New York)», di Costantino Nivola. Famiglia Nivola
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