Il nostro design vola all'estero

Gli esiti di cinque appuntamenti: Gros & Delettrez, Sotheby's, Artcurial, Sant'Agostino e Capitolium Art

Sei poltroncine «Luisa» di Franco Albini per Poggi vendute per 5mila euro (stima 2.800-3.400 euro). © Capitolium Art
Carla Cerutti |

Ad aprile, il top lot delle aste internazionali di design è spettato a François-Xavier Lalanne, del quale un porta abiti a forma di grande anatra, realizzato nel 1971 per un committente privato e stimato 800mila-1,2 milioni di euro, è stato battuto il 12 aprile da Gros & Delettrez a Parigi per 1.963.000 euro, nell’ambito di un’asta dedicata alle arti decorative che ha totalizzato 2.933.000 euro.

Sempre a Parigi, si è conclusa nello stesso giorno l’asta organizzata online da Sotheby’s per disperdere parte della collezione di Ernesto Esposito, noto disegnatore di calzature oltre che esperto collezionista di arte contemporanea e di arredi del XX secolo. Una libreria pensile, disegnata nel 1954 da Charlotte Perriand e Jean Prouvé per la Résidence Universitaire Jean Zay ad Antony, in Francia, ha raddoppiato le aspettative (stima 50-70mila) andando esitata per 119.700 euro. Nello stesso ambito, una coppia di sedie di Prouvé, modello «Standard n. 305», del 1950 ca ha quintuplicato la stima minima con un’aggiudicazione finale a 50.400 euro.

Ottimi risultati per il design italiano da Artcurial, il 13 aprile, in un’asta interamente dedicata a interpreti maggiori e minori di questo settore: il valore più alto è stato raggiunto da un tavolo basso «2000», rivestito in acciaio, della nota serie «Plurimi» di Gabriella Crespi del 1970 ca, proveniente dalla Galleria di Yves Gastou a Parigi e venduto per 67.600 euro (15-20mila), seguito da una rara, bellissima, console «Incas» in pietra serena disegnata nel 1978 da Angelo Mangiarotti per Skipper e battuta per 54.600 euro contro una stima di 6-9mila. La dimostrazione che il nostro design continua a essere molto apprezzato all’estero, a volte più che in Italia, è data anche dall’aggiudicazione a 23.400 euro (3-5mila) della lampada «Helga» di Silvio Bilangione del 1967, in passato confusa con opere analoghe di Paolo Portoghesi e solitamente battuta nelle nostre aste a cifre decisamente inferiori.

Gli appuntamenti nazionali di aprile, almeno fino ad oggi, non hanno infatti riservato grandi sorprese, mantenendo fede alle aspettative di livello contenuto. Da Sant’Agostino a Torino, il 12, 13 e 14 aprile, nell’ambito di tornate dedicate all’illuminazione e al design, le offerte più alte sono state destinate a due bei lampadari della serie «Poliedri» di Paolo Venini degli anni Sessanta venduti ciascuno per 10.370 euro, e al letto di Gaetano Pesce «Nobody’s Double Bed», in resina rigida, prodotto nel 2004 da Zerodisegno e aggiudicato per 9.760 euro.

Da Capitolium Art a Brescia, negli stessi giorni, ha avuto luogo una corposa asta di oltre 400 lotti esitati nel rispetto delle stime contenute: il prezzo più alto, circa 5mila euro, è spettato a una serie di 6 poltroncine «Luisa» di Franco Albini per Poggi, progetto premiato con il Compasso d’Oro nel 1955.

© Riproduzione riservata «Grand Canard» (1971) di François-Xavier Lalanne venduta per 1.963.000 euro (stima 800mila-1,2 milioni di euro). © Gros & Delettrez «Libreria pensile Antony» (1954) di Charlotte Perriand e Jean Prouvé venduta per 119.700 euro (stima 50-70mila euro). © Sotheby’s/ArtDigital Studio
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