Van Gogh con suspence: 16,2 milioni, anzi 13

Nell'asta cross category di Sotheby's la tavola del Pollaiolo ottiene 5,3 milioni, ma la sorpresa è Basquiat

Il «Ritratto di giovane» di Piero del Pollaiolo. © Sotheby's
Kabir Jhala |  | Londra, Parigi

Il 25 marzo da Sotheby's Parigi il dipinto «Scène de rue à Montmartre (Impasse des deux frères et le Moulin à Poivre)» (1887) di Vincent van Gogh, che non era mai stato esposto prima, è stato venduto per 13 milioni di euro partendo da una stima di 5-8 milioni. L'aggiudicazione finale è giunta dopo una gara in due round all'interno della stessa asta: la banditrice Aurélie Vandevoorde, capo del dipartimento di Arte moderna e impressionista di Sotheby's Parigi, ha presentato offerte in una gara di 10 minuti tra gli specialisti Nicolas Chow a Hong Kong e Samuel Valette a Londra. Ma quando l'offerta è arrivata a 12 milioni di euro, un acquirente online è entrato in picchiata.

Nonostante avesse battuto il martelletto a 13,5 milioni di euro a Valette, la Vandevoorde si è rapidamente ritirata, poiché l'offerente online si era apparentemente assicurato il dipinto a 16,2 milioni di euro. Ma diversi lotti dopo, Aurélie Vandevoorde ha annunciato che la vendita del Van Gogh sarebbe stata riaperta alla fine dell'asta. Un portavoce di Sotheby's ha successivamente confermato che ciò era dovuto a un «errore di offerta». Sia Valette sia Chow hanno fatto un passo indietro, ma questa volta il terzo offerente online non si è fatto vivo.

Dopo un round più rapido, l'offerente telefonico di Valette si è assicurato il dipinto per oltre 2 milioni di euro in meno rispetto a quanto offerto nel primo tentativo di vendita. L'opera è stata venduta in collaborazione con la casa d'aste parigina Mirabaud Mercier. Il collezionista che ha offerto il dipinto appartiene alla stessa famiglia che l'aveva acquistato nel 1920, probabilmente da uno degli amici artisti di Van Gogh o da Père Julien Tanguy, un venditore di colori che aveva conservato molte sue opere.

Diverse altre opere si sono comportate bene nella vendita parigina di opere impressioniste e moderne, che ha costituito la prima metà di un'asta a staffetta proseguita a Londra. Tra queste, il dipinto «La Récolte des pois» (1887) di Pissaro, saccheggiato dai nazisti, che ha raggiunto 3,4 milioni di euro contro una stima massima di 1,8 milioni. La vendita di Parigi ha complessivamente fruttato 37 milioni di euro contro una stima massima di 28,9 milioni.

Il martelletto virtuale è stato quindi consegnato a Oliver Barker a Londra per una vendita trasversale di «Rinascimento moderno», in cui le opere dell'impressionista Edgar Degas sono state offerte accanto a pezzi contemporanei di Matthew Wong nella nuova, strana normalità delle aste senza confini. Ma è un capolavoro del vero Rinascimento italiano l'atteso «Ritratto di giovane» di Piero del Pollaiolo che ha stabilito un nuovo record d'asta raggiungendo 4,6 milioni di sterline (5,3 milioni di euro) entro la stima di 4-6 milioni. Unico ritratto noto del pittore fiorentino rimasto in mani private, un tempo l'opera era appeso accanto al Botticelli da record (venduto per 92 milioni di dollari da Sotheby's a gennaio) come parte della collezione di Thomas Ralph Merton, il primo scienziato impiegato dai servizi segreti britannici.

Molto attesi anche gli esiti di un paio di dipinti di Edvard Munch, entrambi ritirati dai musei tedeschi durante il periodo nazista e successivamente rivenduti in Norvegia. Il primo, eseguito nel 1926, è stato il primo autoritratto di Munch a essere messo all'asta in oltre un decennio, ma è stato battuto al di sotto della stima minima, a 4,3 milioni di sterline (5 milioni di euro). Il secondo, «Giornata d’estate o Abbraccio sulla spiaggia» del 1904, è stato venduto a un collezionista asiatico per 16,3 milioni di sterline (18,9 milioni di euro) contro una stima massima di 12 milioni, superando un'offerta da parte del team di Sotheby's Old Masters.

Nella seconda parte dell'asta sono stati realizzati quattro record: «Le Jaillissement II (Tryskání II)» (1922) dell'astrattista ceco František Kupka, proposto in asta per la prima volta, ha ottenuto 7,6 milioni di sterline (8,8 milioni di euro), triplicando il record precedente, e l'iraniano Bahman Mohasses, che ha fatto il suo debutto alle aste serali con un monumentale dipinto di minotauro consegnato dalla famiglia Bruni, ha raggiunto 1 milione di sterline (1,2 milioni di euro) contro una stima di 350-450mila.

Il conteggio finale, accumulato dopo cinque ore, si è attestato a 176,2 milioni di dollari (149,3 milioni di euro), ben al di sopra della stima massima di 120,5 milioni di dollari, una cifra resa più impressionante considerando che tre opere a sette cifre sono state ritirate prima della vendita, tra cui un dipinto di Mark Bradford del 2012 e un'opera del 1962 di Yves Klein.

Ma prima che gli spettatori venissero congedati, Sotheby's aveva un'ultima sorpresa. Per non essere da meno di Christie's, ha annunciato che nella sua Contemporary Art Evening Auction di New York del 12 maggio offrirà un'opera mai messa all'asta di Basquiat, «Versus Medici» (1982), realizzata quando l'artista aveva 22 anni, con una stima di 35-55 milioni di dollari. L'annuncio, insieme agli ottimi risultati di stasera, ha fissato l'asticella per le prossime vendite primaverili di New York. Come ha ricordato Sotheby's, questo è il Basquiat più costoso offerto in asta dalla vendita di «Untitled (Head)» (1981), che quattro anni fa a New York ha fatto registrare il record dell'artista di 110,5 milioni di dollari.

© Riproduzione riservata «Versus Medici», di Jean-Michel Basquiat (particolare). © Sotheby's «Scène de rue à Montmartre (Impasse des deux frères et le Moulin à Poivre)» (1887) di Vincent van Gogh. © Sotheby's «Versus Medici», di Jean-Michel Basquiat (particolare). © Sotheby's
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