Zwirner total black

Il quinto spazio newyorkese della galleria con personale tutto afroamericano

Ebony L. Haynes. Foto: Elliott Jerome Brown Jr. Cortesia: David Zwirner
Viviana Bucarelli |  | NEW YORK

Nella prossima primavera David Zwirner aprirà il suo quinto spazio a New York affidandone la direzione a Ebony L. Haynes, guest professor all’Università di Yale, critica d’arte e già direttrice della Martos Gallery nel Lower East Side. La nuova galleria avrà uno staff interamente afroamericano. «Si può dire che negli ultimi tempi le gallerie abbiano lavorato per dare rilievo ad artisti afroamericani, ma non che abbiano fatto altrettanto per l’impiego di professionalità afroamericane nei loro staff», ha dichiarato Zwirner.

Questo è il momento di Black Lives Matter, la cui voce risuona costantemente in gran parte del Paese. Ma questa iniziativa di Zwirner rappresenta, in questo senso, la prima azione significativa in merito nell’ambito delle mega star del del mercato dell’arte contemporanea. «Quando ci siamo incontrati nel gennaio scorso, m’è subito parsa un’attivista e un’intellettuale, non solo una gallerista, ha spiegato Zwirner a proposito della Haynes. Questo sarà uno spazio diverso da ogni altro, ha dichiarato la neodirettrice. Sarà ovviamente uno spazio commerciale ma avrà il respiro espositivo di un museo».

La galleria proporrà da tre a quattro esposizioni temporanee annuali e non rappresenterà soltanto artisti afroamericani: tra questi, Nora Turato, oltre a Nikita Gale, Kendis William e Cameron Rowland. Per gli studenti universitari afroamericani, un’altra occasione sarà poi quella di lavorare nello staff della galleria e acquisire esperienza professionale. «Sarà “un incubatore” di nuove professionalità, ha detto David Zwirner, e questo è per me forse l’aspetto più importante».

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