Gli incontri d'eccezione di Michelangelo

L'opportunità di vedere la «Madonna della Scala» e il «Cristo Redentore» a Palazzo Ducale a Genova

La «Cleopatra» di Michelangelo (1535)
Alessandra Ruffino |  | Genova

Nell’appartamento del Doge di Palazzo Ducale fino all'11 luglio si può visitare «Michelangelo divino artista», mostra curata da Cristina Acidini con Elena Capretti e Alessandro Cecchi. L’esposizione si concentra sugli incontri d’eccezione che hanno distinto la vita del Buonarroti (1475-1564), il quale fu testimone di rivolgimenti epocali (le vicende della repubblica fiorentina, lo scisma luterano, il Sacco di Roma, l’avvento della Controriforma...), servì sette pontefici ed ebbe tra i suoi committenti Lorenzo il Magnifico, Francesco I di Francia, Caterina de’ Medici.

Qualsiasi mostra dedicata a questo artista universale, dedito alla scultura, alla pittura, all’architettura e alla poesia, sconta però la penalità dell’inamovibilità di gran parte delle opere michelangiolesche. È dunque da considerarsi straordinaria la presenza a Palazzo Ducale di due marmi eccelsi: la giovanile «Madonna della Scala» (1490 ca) conservata in Casa Buonarroti a Firenze, e l’imponente «Cristo redentore» (1514-16) proveniente dalla Chiesa di San Vincenzo Martire a Bassano Romano, riconosciuto vent’anni fa come prima versione, abbandonata a causa d’una venatura del marmo, del «Cristo redentore» di Santa Maria sopra Minerva a Roma.

Le dieci sezioni della mostra espongono circa 60 tra fogli autografi e disegni, tra i quali spicca la «Cleopatra», uno dei rari lavori grafici di Michelangelo in sé compiuti. Le sezioni espositive ospitano anche lavori di collaboratori del Buonarroti, e opere e documenti ispirati a lui e a figure storiche a lui correlate. Traendo spunto dai legami del maestro con due papi di casata savonese, Giulio II e Sisto IV Della Rovere, la mostra dà inoltre modo di riscoprire alcuni tesori nascosti del territorio ligure.

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