Perché la Francia ha bloccato Cimabue per 30 mesi
Il Ministero della Cultura francese si è preso il tempo per raccogliere i fondi per assicurarsi il capolavoro, acquistato all'asta a ottobre dalla galleria Moretti
Parigi. Il ministro francese della cultura Franck Riester ha bloccato l’esportazione della piccola tavola (25,8x20,3 cm) di Cimabue, «Cristo deriso» (1280 ca), acquistata all’asta per 24,1 milioni di euro a Senlis, nel nord della Francia, il 27 ottobre scorso dalla galleria Moretti di Londra probabilmente per gli statunitensi Alvaro Saieh e Ana Guzmán, proprietari della collezione Alana di arte rinascimentale italiana.
Ritenendola un «tesoro nazionale», il Ministero della Cultura ha 30 mesi per raccogliere i fondi per acquistare il raro dipinto su legno di pioppo trovato nella cucina di un’anziana signora a Compiègne a giugno. «Non è una sorpresa, ha dichiarato Eric Turquin, l’esperto di Parigi che ha autenticato il dipinto. Sapevamo che il Ministero della Cultura era interessato all’opera e non capivamo perché non ne avesse impedito la vendita».
Si ritiene che il Ministero della Cultura,
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