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Keith Haring_ Untitled (n° 2557)_Nizza_MAMAC © Keith Haring artwork ©Keith Haring Foundation

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Keith Haring_ Untitled (n° 2557)_Nizza_MAMAC © Keith Haring artwork ©Keith Haring Foundation

Bacon, Matisse, Haring e Léger: ecco l’accordo biennale tra Venaria e musei francesi

Due importanti mostre apriranno l’autunno del 2025 e del 2026 della Reggia di Venaria, grazie alla collaborazione, tramite l’Ambasciata di Francia, con alcune istituzioni d’oltralpe: “Fernand Léger! Yves Klein, Niki de Saint Phalle, Keith Haring” inaugura il 27 settembre 2025, mentre “Da Matisse a Bacon” arriverà a ottobre 2026

Palazzo Farnese, sede dell’Ambasciata di Francia a Roma (tuttora oggetto di un lungo restauro), ha ospitato la presentazione dell’accordo biennale tra il Consorzio delle Residenze Reali Sabaude, che gestisce la Reggia di Venaria, e importanti istituzioni museali e culturali francesi. I primi risultati dello scambio saranno tangibili già a fine settembre 2025, con l’inaugurazione della mostra “Fernand Léger! Yves Klein, Niki de Saint Phalle, Keith Haring” (aperta fino al 1 febbraio 2026), organizzata con la Réunion des musées nationaux et du Grand Palais des Champs-Élysées di Parigi, i musées nationaux du XXème siècle des Alpes-Maritimes, il Musée national Fernand Léger di Biot (Costa Azzurra) e il Musée d’Art Moderne et d’Art Contemporain (Mamac) di Nizza, in collaborazione con Manifesto Expo e MondoMostre. Ancora più rilevante, sulla carta, potrebbe essere l’esposizione che aprirà a ottobre 2026, “Da Matisse a Bacon”; due grandi nomi di nuovo accostati, a dodici anni dalla mostra a Palazzo Reale di Milano, organizzata allora con il Centre Pompidou. In questo caso, la Reggia di Venaria ha cooperato con il Museo di Belle Arti di Lione. “Da Matisse a Bacon” (fino a febbraio 2027) rappresenta un’occasione unica per ammirare opere raramente concesse in prestito. Con una selezione di circa settanta opere, la mostra ripercorre la storia dell’arte del XX e XXI secolo attraverso capolavori di artisti che hanno segnato la modernità e le avanguardie: dal Cubismo di Pablo Picasso e Georges Braque alle sperimentazioni cromatiche di Alexej von Jawlensky, fino alle atmosfere liriche di Nicolas de Staël e Simon Hantaï, oltre a opere di Henri Matisse, Fernand Léger, Joan Miró, Jean Dubuffet e, infine, Francis Bacon.

Spiega Chiara Teolato, direttrice del Consorzio delle Residenze Reali Sabaude: “Con le mostre a Venaria presentiamo opere di valore eccelso. E, grazie agli accordi biennali, è prevista la nostra partecipazione anche nell’ambito di prossimi eventi francesi. Le Residenze Sabaude, e, fra loro, i sedici siti Unesco, confermano una vocazione internazionale”. E la direttrice Teolato cita anche la collaborazione di Venaria con la Tate Uk per la mostra su William Blake, che si è conclusa con successo lo scorso febbraio. L’apertura dell’accordo con la Francia arriva a vent’anni dall’inaugurazione della Reggia, dopo decenni di abbandono del sito, e a trenta dalla proclamazione di Venaria come Patrimonio dell’Unesco.

Il direttore generale di Manifesto Expo, Alexandre Colliex, sottolinea l’importanza dei musei periferici in Francia; e la presenza del prezioso dipinto di Henri Matisse, protagonista della mostra di ottobre 2026. Spiega Collier: “Il Louvre o il Musée d’Orsay sono conosciuti a tutti; ma ci sono anche collezioni importanti lontane da Parigi. Come il Mamac di Nizza, fondamentale per il suo contributo alla mostra di settembre 2025 con le opere di Saint Phalle, che lasciò i suoi quadri in eredità al Museo. Mentre da Lione proviene uno dei pilastri della mostra di Venaria del 2026: “Katia en robe jaune”, che Matisse dipinse ormai malato, come ultima opera prima di morire”.

L’esposizione che apre a giorni su Fernand Léger mette a confronto trenta opere dell’artista con la scena dei Nuovi Realisti francesi degli anni Sessanta: Arman, César, Raymond Hains, Yves Klein, Martial Raysse, Daniel Spoerri, Niki de Saint Phalle. Non mancano i rappresentanti della Pop Art, della quale Léger viene considerato un precursore: da Robert Indiana a May Wilson, da Gilbert & George a Keith Haring. Rispetto ad analoghe mostre recenti, a Biot (“Léger et les Nouveaux Realismes”, giugno 2024 - febbraio 2025) e al Musée du Luxembourg di Parigi (“Tous Léger!”, marzo-luglio 2025), quella di Venaria si arricchisce di nuovi prestiti, fra i quali, alcune opere dello stesso Léger e altre di Niki de Saint Phalle, provenienti dal Mamac di Nizza.

 

Henri Matisse, Katia en robe jaune (1951), Museo di Belle Arti di Lione

La Reggia di Venaria. Ph. Dario Fusaro

Letizia Riccio, 15 settembre 2025 | © Riproduzione riservata

Bacon, Matisse, Haring e Léger: ecco l’accordo biennale tra Venaria e musei francesi | Letizia Riccio

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