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Laura Lombardi
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Mentre infuriano le polemiche sul restauro del Colosseo da parte del gruppo Tod’s di Della Valle e sul ruolo del mecenatismo e le modalità delle sponsorizzazioni, particolare significato rivestono gli «Stati Generali degli Amici dei Musei», il 5 settembre, presso gli Uffizi. Capofila di questa prima edizione sono gli «Amici degli Uffizi», l’associazione privata, indipendente e non profit, che ha la missione di valorizzare e conservare le collezioni della Galleria degli Uffizi.
Il Forum, aperto dalla presidente dell’associazione Maria Vittoria Colonna Rimbotti, insieme al direttore degli Uffizi Eike Schmidt e al ministro Dario Franceschini, riunisce istituzioni, direttori dei principali musei italiani e internazionali, presidenti delle Associazioni sostenitrici dei musei, ma anche esperti di economia e giurisprudenza, tutti chiamati a confrontarsi sull’attività delle associazioni e sul loro rapporto con i musei e con i privati, approfondendo anche l’utilizzo dello strumento dell’ArtBonus in Italia. È anche l’occasione per presentare a Franceschini un documento relativo al rapporto pubblico-privato nel mondo della cultura da inserire all’interno dell’agenda del G7 che dovrebbe tenersi in Italia nel 2017.
«La situazione è assai mutata rispetto ad alcuni anni fa, commenta la Rimbotti, e vi sono cambiamenti in atto cui è necessario adeguarsi. Per quanto riguarda la tassazione delle donazioni di privati ai musei è importante volger lo sguardo a ciò che avviene all’estero e tener conto di quanto, proprio all’estero, abbiano molto rilievo anche le piccole donazioni». Insomma non la ricerca del dono a effetto: «Si tratta di un ruolo socialmente importante, che ha reso possibili nei musei pubblici acquisizioni notevoli; da noi c’è minor sensibilità in questo senso, si considerano solo le grandi donazioni».
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