Palermo, OMA mediatore creativo di Manifesta 2018
Un gruppo di architetti e urbanisti guidato da Ippolito Pestellini Laparelli, dello studio di Rem Koolhaas, curerà la rassegna
Palermo. È OMA-Office for Metropolitan Architecture il «creative mediator» di Manifesta 12 che nel 2018 si svolgerà a Palermo. Niente curatore specialista in arte contemporanea, ma un team multidisciplinare capitanato da un architetto-mediatore creativo, Ippolito Pestellini Laparelli, partner dell'OMA di Rem Koolhaas. Ad annunciarlo a Palazzo delle Aquile la direttrice di Manifesta Hedwig Fijen e il sindaco di Palermo Leoluca Orlando.
Si cambia registro dunque, dopo la curatela, a Zurigo, di Manifesta 11 affidata all'artista Christian Jankowski, a Palermo arriva un team di architetti e urbanisti a servizio della città. Sono nove i partners di OMA: Rem Koolhaas, Ellen van Loon, Reinier de Graaf, Shohei Shigematsu, Iyad Alsaka, David Gianotten, Chris van Duijn, Ippolito Pestellini Laparelli, Jason Long. Unico italiano, Pestellini Laparelli, trentacinque anni, nato a Messina, che anche in quanto
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